Vertice a Palazzo Chigi per i marò
Summit ristretto tra i ministri coinvolti alla vigilia dell’udienza della Corte Suprema indiana sul caso dei marò
Si è tenuto in mattinata, prima del consueto Consiglio dei Ministri, un vertice tra il premier Letta, il ministro della Difesa Mauro, quello degli Esteri Bonino e l’inviato speciale De Mistura sulla vicenda marò.
Sui fucilieri di Marina, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, bloccati in India in attesa di processo da quasi due anni è tornato ad aleggiare il rischio della pena capitale, motivo per cui l’udienza di lunedì davanti alla Corte Suprema Indiana sarà della massima importanza.
Il ministro Bonino, prima di entrare a Palazzo Chigi ha dichiarato che «tutte le opzioni sono sul campo». Si fanno via via più probabili le ritorsioni italiane nei confronti del comportamento dell’India, considerato al di fuori del diritto internazionale. Tra queste il blocco ai colloqui per la liberalizzazione degli scambi tra UE e India e un’offensiva diplomatica italiana per impedire all’India di ottenere un seggio permanente nel Consiglio di Sicurezza dell’ONU.
Alla fine del vertice, l’inviato speciale in India, Staffan de Mistura, ha detto che lunedì l’Italia chiederà il rilascio dei marò e, quando e se il processo dovesse svolgersi in India, punto anche questo contestato, che vengano escluse la leggi speciali antipirateria così come sancito dalla Corte Suprema indiana e dall’Alta Corte dello Stato del Kerala.
Tra un mese, il 15 febbraio, saranno passati due anni dall’incidente sull’Enrica Lexie e ancora non solo non è stato svolto un processo ma non è neanche stata formulata l’esatta accusa rivolta ai marò. Una situazione paradossale ed estremamente complicata che risente sia dei problemi politici internazionali ma soprattutto di quelli interni indiani con un conflitto tra le istituzioni locali e federali, condite da grosse speculazioni elettorali.