Venezuela, Maduro non convince ancora
Il momento di dialogo nazionale convocato dal Presidente venezuelano Maduro per mercoledì scorso non ha sortito gli effetti sperati
In Venezuela la tensione cresce di minuto in minuto, lo scontro tra governo e opposizione non accenna a placarsi, coinvolgendo da entrambe le parti la popolazione, che scende in piazza a manifestare per l’una o per l’altra fazione. L’incontro promosso da Nicolas Maduro, avvenuto mercoledì scorso, non ha portato a nessun risultato concreto: secondo l’opposizione si è trattato di un ulteriore momento di propaganda, volto a nascondere le violenze e le torture che il governo sta riversando nei confronti dei suoi oppositori.
Le rimostranze dell’opposizione si sono pienamente manifestate durante la giornata di ieri, durante un corteo di auto e moto volto a celebrare le vittime del governo: così mentre nel mondo imperversano i cortei e le gioiose carovane del carnevale, in Venezuela l’opposizione scende in piazza accusando il governo Maduro di violenta repressione e ricordando i 18 morti e i 261 feriti delle ultime settimane.
Dal suo canto Maduro accusa i partiti di opposizione di aver strumentalizzato l’energia degli studenti venezuelani per attuare un vero e proprio colpo di stato, rigettando così le accuse di tortura e continuando ad affermare di voler perseguire la via del dialogo per il bene del paese.
Nel frattempo, mentre le due fazioni continuano a scontrarsi, le ONG operanti nel paese denunciano decine di casi di morti sospette e torture, chiedendo l’intervento della comunità internazionale.