Venezuela, Maduro istituisce il viceministero per la felicità
Nasce il viceministero per la suprema felicità del popolo venezuelano
La felicità del popolo è importante, lo sanno bene i tiranni della Storia, ma lo sa anche Nicolás Maduro, successore di Hugo Chavez alla presidenza del Venezuela. La creazione del viceministero per la suprema felicità del popolo venezuelano diventerà ufficiale venerdì, con l’annuncio sulla Gazzetta Ufficiale. A capo dell’ufficio è stato nominato Rafael Ríos che collaborerà con Absalón Méndez e Julio César Alviarez, medico di Chavez. L’ombra del predecessore, scomparso nel marzo scorso, accompagna costantemente la presidenza di Maduro e questa decisione non fa eccezione. La costituzione del viceministero si configura come il proseguimento e il completamento delle misure sociali, chiamate Misiones, già adottate in precedenza da Chavez, al quale l’attuale presidente del Venezuela ha dedicato l’iniziativa dichiarando dal Palazzo di Miraflores: <<Dobbiamo sviluppare le Misiones come segno di gratitudine verso Hugo Chavez>>. L’ex presidente del Venezuela nel 2003, aveva intrapreso politiche sociali rivolte alle classi meno abbienti in un momento molto delicato per la sua presidenza, dato che all’orizzonte si profilava un referendum revocatorio proposto dall’opposizione.
Le Misiones si sono rivelate con il tempo il fulcro del clientelismo e fondamentali per la presidenza di Chavez, per questo motivo Maduro sembra intenzionato a rafforzarle con la loro istituzionalizzazione. Il presidente Venezuelano parla del viceministero come un ufficio di beneficenza con un controllo centralizzato dove giungeranno i reclami e le necessità dei venezuelani più vulnerabili, ai quali verrà offerta assistenza medica, possibilità di studio e una maggiore attenzione agli anziani e ai disabili.
La maggiore felicità dei venezuelani sembra passare da queste misure che sulla carta porteranno maggiore benessere a quella fetta di popolazione più disagiata. Sembrerebbe una grande notizia per il Paese, e c’è la speranza che lo sia davvero, ma preoccupa il modo politico in cui sono state gestite finora le Misiones. Purtroppo, rimane il dubbio che il viceministero per la felicità venga utilizzato come “panem et circenses” per i venezuelani e che si riveli una misura più utile a Maduro che, eletto con soltanto il 50% dei voti, potrà in questo modo far crescere il consenso nei suoi confronti.