“Vaccini a prezzi esorbitanti in un mercato avvolto nel mistero”.
Nuovo rapporto di Medici Senza Frontiere.
MSF ha lanciato un appello, in occasione di un’importante conferenza della GAVI sui vaccini, alle aziende farmaceutiche Glaxo Smith Kline e Pfizer perché riducano il prezzo del vaccino antipneumococco a 5 dollari a bambino nei paesi in via di sviluppo; vale a dire in quei paesi dove l’incidenza delle malattie contratte in tenera età è ben maggiore, con conseguente drammatico livello di mortalità infantile, soprattutto per mancanza di medicine adeguate.
MSF mostra come nei paesi più poveri vaccinare un bambino oggi sia 68 volte più costoso rispetto al 2001, mentre in molte aree del mondo non viene permesso a chi ne ha bisogno, a chi dovrebbe essere fornito degli strumenti per intervenire di acquistare nuovi costosissimi vaccini come quello, uno dei tanti medicinali su cui si consente di speculare, contro le malattie da pneumococco, tra cui alcune forme di malattie respiratorie e di meningite, che ogni anno uccidono circa un milione di bambini.
Rohit Malpani, direttore Policy e Analisi della Campagna per l’Accesso ai Farmaci di MSF, ha affermato: “oggi garantire un’immunizzazione di base completa a un bambino è 68 volte più costoso rispetto a una dozzina di anni fa, soprattutto perché una manciata di grandi aziende farmaceutiche chiede un prezzo eccessivo a donatori e paesi in via di sviluppo per l’acquisto di vaccini che già nei paesi industrializzati procurano loro guadagni per miliardi di dollari”
La GAVI Alliance è una partecipazione di soggetti pubblici e privati con lo scopo di migliorare l’accesso all’immunizzazione per la popolazione umana in paesi poveri. MSF, nella realizzazione del progetto, segue le direttive dell’OMS, Organizzazione Mondiale della Sanità. L’Italia ha finora contribuito per 682 milioni di dollari alla GAVI per il periodo 2011-2015, una cifra che la colloca al sesto posto in una classifica di 36 tra paesi e donatori. MSF esorta il nostro paese a rafforzare il proprio impegno economico e soprattutto orientare i negoziati tra la GAVI e le multinazionali a favore dei poveri invece che della dolosa sete di profitti delle industrie dei farmaci. Il vaccino anti-pneumococco rappresenta da solo il 45% del costo per la vaccinazione completa di un bambino nei paesi più poveri del mondo e il pacchetto di vaccinazione di base completo include la protezione contro 12 malattie. GSK e Pfizer hanno complessivamente ricavato oltre 19 miliardi di dollari dalla vendita del vaccino anti-pneumococco da quando è stato lanciato.
Il rapporto di MSF fa luce sulle opache dinamiche delle multinazionali del farmaco e sulla grave mancanza di documentazione e dati relativi ai prezzi dei vaccini. I budget destinati alla salute in diversi paesi sono sempre più ridotti, anche a causa dei prezzi elevati dei farmaci; le informazioni disponibili sono scarsissime, appositamente celate dalle industrie farmaceutiche e dunque i governi sono arresi allo strapotere delle multinazionali e i negoziati difficilmente si concludono in modo equo ed etico, non esiste neanche una vera competizione di mercato e le industrie farmaceutiche impongono prezzi molto diversi su uno stesso prodotto a seconda dei mercati.