Università: la Carrozza firma in zona cesarini
Al sicuro il decreto per il concorso nazionale degli specializzandi in medicina
L’ascesa del neo presidente del consiglio Renzi ha sancito la fine del mandato del ministro Maria Chiara Carrozza. Dalla bagarre sugli scatti di carriera degli insegnati, al caos del bonus maturità che ha aperto la stagione dei ricorsi dell’Udu, l’ex rettore di Pisa non passerà alla storia come il miglior ministro transitato per gli uffici di Viale Trastevere.
In extremis ha ricevuto venerdì dal Consiglio di Stato, e quindi ha firmato, l’istituzione del concorso unico e nazionale per l’accesso alle scuole di specializzazione di Medicina. All’apparenza quello che può sembrare un provvedimento di poca importanza è in realtà forse il più importante emanato dalla Miur durante il decaduto governo Letta.
Si va a colpire quella che per anni è stata una delle tante zone d’ombra nelle università italiane dove il merito e l’impegno degli studenti hanno sempre lasciato il posto il più delle volte a raccomandazioni e omertà.
Con l’istituzione del concorso unico nazionale sono state spazzati via tutti i concorsi locali viziati quasi sempre da irregolarità talvolta eclatanti come casi di parentopoli e di studenti che discutevano già prima della prova il contenuto del caso da trattare.
Una vittoria per i “pro- concorso unico” con i quali la Carrozza aveva stretto un sodalizio su Twitter, e forse una speranza di cambiamento e presa di coscienza per il mondo accademico.