Ucraina, altri morti. Kiev teme invasione russa
Partono anche colloqui di emergenza a Ginevra
I separatisti filo-russi hanno attaccato nella notte una base della guardia nazionale ucraina a Mariupol, nell’est del Paese, e tre militanti sono morti, secondo quanto riferito da Kiev.
Intanto diplomatici russi, ucraini ed occidentali sono arrivati a Ginevra, in Svizzera, per colloqui di emergenza; ma ci sono poche speranze che vengano fatti progressi nel risolvere una crisi che ha visto combattenti filo-russi armati occupare alcune zone ucraine.
Il presidente russo Vladimir Putin – che il mese scorso ha dichiarato che la Russia ha diritto di intervenire nei paesi vicini e che ha annesso la Crimea – potrebbe dare indizi sulle sue ambizioni di estensione territoriale in una sessione di domande e risposte trasmessa in tv.
I nuovi scontri nel porto di Mariupol arrivano mentre una modesta operazione ucraina per riconquistare altri territori in mano ai filo-russi si è arenata, con i soldati che si sono arresi invece di aprire il fuoco.
Il ministro dell’Interno Arsen Avakov ha detto che un gruppo armato di circa 300 separatisti ha attaccato la base della guardia nazionale a Mariupol con armi e molotov. Tre separatisti sono morti nella sparatoria che ne è seguita e 13 sono rimasti feriti. Tutti i militari sono illesi.
“Vista la natura aggressiva dell’attacco alla base, un gruppo del ministero dell’Interno è stato rafforzato dalle forze speciali Omega. Sono stati inviati sul posto gli elicotteri”, ha spiegato il ministro Avakov.
I militanti filo-russi controllano edifici governativi in circa 10 città ucraine dopo aver lanciato la loro rivolta lo scorso 6 aprile. Kiev teme che Mosca, che rivendica il diritto di usare la forza militare per proteggere i suoi sostenitori, possa usare gli scontri come un pretesto per lanciare un’invasione.
Intanto Iulia Timoshenko chiede l’introduzione dello stato d’emergenza nell’Ucraina dell’est per consentire alle forze armate di intervenire senza restrizioni contro i ribelli filorussi che hanno occupato molti edifici amministrativi. Lo riferisce Interfax. Ciò comporterebbe il rinvio delle presidenziali del 25 maggio, dove è candidata.