Truffa alla Regione Sicilia: arrestati imprenditori e dipendenti
Scoperto un meccanismo di distrazione e successiva appropriazione indebita di denaro pubblico, di circa 500 mila euro
Dipendenti della Regione Sicilia e imprenditori sono stati tratti in arresto all’alba di oggi dai carabinieri a Palermo. Sono accusati, a vario titolo, di falsità materiale e ideologica, peculato, truffa aggravata nei confronti dello Stato, turbata libertà degli incanti. L’operazione odierna rappresenta l’epilogo di un’inchiesta che i carabinieri della Sezione di Polizia Giudiziaria della Procura della Repubblica di Palermo hanno avviato nel febbraio dello scorso anno. L’attività investigativa ha permesso la ricostruzione di un sistema attraverso il quale gli indagati sottraevano e dirottavano su conti correnti di cui erano titolari risorse pubbliche per una somma complessiva vicina al mezzo milione di euro. Denaro che, invece, era destinato ai conti correnti delle aziende fornirici di beni e servizi della Regione Sicilia.
La denuncia iniziale è stata fatta dal dirigente della Formazione Ludovico Albert che ha dato l’input al lavoro degli investigatori. «Un funzionario infedele, Emanule Currao – ha dichiarato il prucuratore capo Francesco Messineo – stornava i pagamenti da chi avrebbe avuto diritto a percepirli ad altri soggetti. L’operazione è denominata “Iban” proprio perché veniva sostituito abusivamente nel sistema informatico l’Iban con un altro che tornava anche in qualche modo a suo favore». «Il tutto – ha continuato Messineo – avveniva attraverso l’abuso del sistema informatico della Regione, ma il risultato finale è sempre lo stesso: una colossale distrazione di fondi pubblici e europei che evidentemente crea problemi».
«La Regione nel suo complesso – ha spiegato infine il procuratore – si trovava a sostenere una maggiore spesa perchè pagava una prima volta chi aveva diritto e poi successivamente nel tempo chi aveva diritto secondo momento chi non aveva diritto».
Ecco la lista dei nomi degli arrestati nell’operazione “Iban” per truffa alla Regione Siciliana:
Emanuele Currao, funzionario direttivo dell’amministrazione regionale;
Mario Avara, imprenditore;
Concetta Cimino, dirigente dell’amministrazione regionale in pensione;
Marco Inzerillo, funzionario direttivo regionale;
Gualtiero Curatolo, cassiere regionale;
Maria Concetta Rizzo, istruttore direttivo regionale;
Maria Antonella Cavalieri, istruttore direttivo regionale;
Federico Bartolotta, istruttore direttivo regionale;
Vito Di Pietra, collaboratore regionale;
Giuseppina Bonfardeci, istruttore direttivo regionale;
Giampiero Spallino, collaboratore amministrativo regionale;
Carmelo Zannelli, collaboratore amministrativo regionale;
Michele Ducato, funzionario direttivo regionale;
Marcella Gazzelli, collaboratore amministrativo regionale;
Amedeo Antonio Filingeri, imprenditore.