Treviso, cittadinanza onoraria ai bambini stranieri nati in Italia
L’ex feudo leghista lancia un forte segnale verso l’integrazione e l’applicazione dello “Ius soli”. Il conferimento ufficiale entro Natale
Il Comune di Treviso consegnerà la cittadinanza onoraria a tutti i bambini residenti nella città e nati in Italia da genitori stranieri. È la proposta lanciata dall’Amministrazione dell’ex feudo leghista, carica di un forte valore simbolico, soprattutto rispetto al dibattito in corso sull’applicazione dello “ius soli”. «Un segnale politico», ha sottolineato l’assessore alle Politiche all’Immigrazione Anna Caterina Cabino (Sel) a margine della consegna della cittadinanza italiana a uno degli attivisti storici delle associazioni di stranieri di Treviso.
La Cabino auspica il pieno coinvolgimento del ministro dell’Integrazione Cécile Kyenge. «Mi piacerebbe fosse lei a consegnare i riconoscimenti. La mia proposta –aggiunge – è di conferire la cittadinanza onoraria ai figli di genitori stranieri residenti a Treviso quando vengono iscritti alla scuola dell’obbligo, quindi a sei anni. Perché “l’ingresso a scuola” rappresenta, in genere, l’ingresso a pieno titolo nella società. E quindi sarebbe giusto accompagnarlo con un gesto importante anche se simbolico. Sarebbe un passo fondamentale verso l’integrazione».
Come spiegano dal Comune di Treviso, la cittadinanza onoraria per i figli degli immigrati non ha nessun valore legale per lo Stato italiano, ma vuole essere un segnale politico molto forte. «È un modo per dire loro che fanno parte della nostra comunità e che la comunità li accoglie» ha dichiarato ancora l’assessore Cabino.
Treviso è una città di 82.000 abitanti, di cui 11.000 stranieri. I ragazzi tra i 6 e 19 anni che potrebbero beneficiare entro Natale del provvedimento sono circa 1.800. La proposta formulata dall’assessore Cabino dovrà comunque essere discussa e approvata in Consiglio comunale dalla competente commissione.