Pubblicato: Lun, 9 Set , 2013

Trashed: un viaggio nel mondo sommerso dai rifiuti

Proiettato anche a Bagheria il documentario ambientalista con Jeremy Irons. Il film-verità dimostra che rinascere dall’inquinamento è possibile

 

di Matilde Geraci 

NEWS_160404E’ grazie a “Rifiuti Zero Palermo”, ai movimenti “Bagheria Bene Comune”, “Cinque Stelle” e “Noi Cittadini”, come anche a “Sinistra Ecologia e Libertà”, che nella suggestiva cornice di Villa Butera, a Bagheria, è stato possibile assistere alla proiezione del docufilm “Trashed”, nell’ottica di promuovere una strategia più virtuosa della gestione dei rifiuti, il cui smaltimento comporta anche dei rischi per la catena alimentare, troppo spesso sottovalutati.
Diretto dalla giovane giornalista inglese Candida Bradye, “Trashed” vanta l’interpretazione del premio Oscar Jeremy Irons. Presentato sia al Festival di Cannes nel 2012, immeritatamente senza grandi clamori, che al Festival di Taormina di questa estate, è uscito di recente in dvd anche in Italia. Il film è una denuncia che non fa sconti a nessuno e che ci impone di ripensare al nostro stile di vita, ponendo interrogativi a cui le grandi istituzioni e corporazioni internazionali non ancora hanno saputo (e voluto) rispondere. Siamo in ritardo, ma ancora in tempo per poter fare qualcosa. Ognuno di noi, cambiando abitudini, imparando a non sprecare, producendo la minore quantità possibile di rifiuti può ancora essere artefice del cambiamento.
Jeremy Irons, accompagnato dalla splendida colonna sonora di Vangelis, è il viaggiatore-detective che ci conduce tra i rifiuti che stanno avvelenando il Pianeta. Luoghi bellissimi ormai contaminati, con conseguenze pericolose anche per l’uomo, che di questo disastro è l’unico colpevole e al tempo stesso la vittima.
«C’è bisogno che questo argomento fastidioso sia compreso e condiviso dal maggior numero possibile di comunità in tutto il mondo – ha dichiarato lo stesso attore – per promuovere le soluzioni più creative e produttive. È qui che i film possono giocare un ruolo importante: educare la società, portando argomenti “difficili” a un pubblico il più ampio possibile. Abbiamo il dovere di rivolgerci alle nuove generazioni distinguendo “qualità” della vita da “quantità” di vita. Speriamo che il film sappia dimostrare come, cambiando il modo in cui viviamo le nostre vite, saremo in grado di contribuire al nostro benessere e alla sopravvivenza del pianeta. La gente dovrebbe scoprire se c’è un impianto per la distruzione dei rifiuti vicino a loro e, nel caso, dovrebbe opporsi. Se non c’è, dovrebbe indagare su come le autorità locali risolvono il problema dei rifiuti. Vorrei che le persone si interessassero di più alle leggi sugli imballaggi, specialmente alle plastiche contenenti tossine non dichiarate, specialmente in quelle utilizzate per confezionare il cibo e l’acqua. Mi piacerebbe si potessero eliminare nei punti d’acquisto, in modo tale da poter spostare il problema direttamente al produttore. Dovremmo essere meno ingenui e scoprire come ridurre i rifiuti, sia a casa che sul luogo di lavoro».
Troppo riduttivo, però, considerare “Trashed” un semplice documentario. Si tratta, infatti, di un vero e proprio viaggio alla scoperta dei luoghi più nascosti della Terra, dai ghiacciai alle foreste, mostrando immagini ben lontane da quelle a cui siamo abituati a vedere ogni giorno in tv. Nessun angolo del Pianeta è immune alla più grave piaga inflittagli dall’uomo. Ecco perché è fondamentale una piena presa di coscienza sulla necessità di un cambio di rotta a livello mondiale rispetto al modello consumistico e capitalistico sfrenato che genera la progressiva distruzione dell’ambiente.
Concreta ed evidente dimostrazione di tale disastro, sono i rifiuti. I governi non vogliono capire che bisogna abbandonare al più presto la strada del consumo lineare e intraprendere la via dell’ecosostenibilità circolare. Ciò che beviamo, mangiamo e respiriamo è intriso delle sostanze che gettiamo senza un minimo di buon senso, rimanendone così intossicati, perché incapaci di trovare soluzioni adeguate allo smaltimento dei rifiuti.
L’attenta e precisa macchina da presa della Brady mette in luce verità inquietanti, mostrando come luoghi considerati incontaminati siano in realtà tra i più inquinati al mondo. Le soluzioni sono tante e alla portata di tutti, come il compostaggio o l’acquisto di prodotti non imballati. Un mondo migliore è possibile, ma perché la rivoluzione accada, è necessario che il cambiamento cominci da ognuno di noi.
La pellicola si chiude con una citazione di Albert Einstein: «L’uomo intelligente risolve i problemi. L’uomo saggio li evita». “Trashed”, infatti, pur dipingendo un quadro drammaticamente reale della società contemporanea, lancia un messaggio costruttivo di speranza e di ottimismo. Ponendosi come obiettivo “rifiuti zero entro il 2020”, ovvero riducendo al minimo la produzione di spazzatura: del resto, se non creiamo rifiuti non occorrerà nemmeno riciclarli.

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