Tokyo, fatto a pezzi il diario di Anna Frank
Neonazisti giapponesi prendono d’assalto le biblioteche
Le biblioteche di Tokyo e dintorni da qualche tempo sono vittime di blitz di matrice neonazista. «Tutti i libri archiviati sotto il nome di Anna Frank sono stati danneggiati. Non era mai successo prima. Ogni singola copia in nostro possesso è stata barbaramente deturpata». Con queste parole Toshihiro Obayashi, vice direttore della biblioteca centrale della zona di Suginami ha commentato il raid subìto. I ripetuti atti vandalici sono opera di alcuni neonazisti che fino ad oggi hanno distrutto almeno 265 copie del diario. Le copertine sono state fatte a pezzi e le pagine strappate con violenza. «Ogni libro aveva tra le 10 e le 20 pagine strappate, non era più utilizzabile» ha spiegato il direttore dell’archivio della biblioteca centrale nel distretto di Shinjuku, altra vittima della furia neonazista. La polizia giapponese non ha ancora identificato il colpevoli.
Il diario di Anna Frank era stato tradotto in giapponese nel 1952 e già dall’anno successivo era diventato un bestseller . Estremamente preoccupati si dichiarano i responsabili del Simon Wiesenthal Center, l’organizzazione ebraica per i diritti umani con sede a Los Angeles, i quali hanno chiesto alle autorità nipponiche di aprire immediatamente un’inchiesta e trovare i colpevoli.«Un gesto inaccettabile, un’operazione pianificata per distruggere la memoria di Anna Frank» ha commentato il rabbino Abraham Cooper del Simon Wiesenthal Center che proprio a Los Angeles ospita una mostra permanente sulla vita della ragazza olandese. Pare che oltre al diario della Frank, siano stati distrutti altri testi sull’Olocausto. La vicenda come prevedibile, ha scatenato profondo sdegno e sconcerto in tutto il mondo.