Tentato suicidio di Provenzano, La Procura di Palermo convoca il figlio
La Procura di Palermo ha convocato il figlio del capomafia Bernardo Provenzano, Angelo, per un interrogatorio
Angelo Provenzano, figlio dell’ex boss di Cosa Nostra, sarà sentito come persona informata sui fatti nell’ambito dell’inchiesta per istigazione al suicidio aperta dalla Procura, dopo il presunto tentativo di togliersi la vita compiuto dal boss in carcere il 12 maggio scorso.
Gli agenti avrebbero trovato l’uomo, nella sua cella, con un sacchetto in testa. Al centro dell’interrogatorio dovrebbero esserci le frasi dette dal capomafia ai familiari durante colloqui intercettati. Sul punto è stato sentito anche il fratello di Angelo Provenzano, Francesco Paolo. Durante le chiamate, tra padre e figlio, il boss avrebbe detto che qualcuno gli faceva del male. Una constatazione su cui i magistrati vogliono vedere chiaro soprattutto alla luce di quanto accaduto a maggio scorso a Provenzano e dei numerosi incidenti avuti in carcere dal boss. Sull’accaduto, la Procura aveva aperto un’inchiesta per verificare se, all’interno del carcere, qualcuno stesse progettando di uccidere Bernardo Provenzano e se fosse una delle cause scatenanti del tentato suicidio.
I pm titolari del caso, gli stessi che seguono l”inchiesta relativa alla trattativa Stato-Mafia stanno cercando di accertare se ci sia stato un piano per eliminare in carcere il padrino di Corleone.