Pubblicato: gio, 16 Gen , 2014

Svolta storica in Formula 1, si dimette Ecclestone

Il patron del Circus è stato rinviato a giudizio in Germania ed è costretto alle dimissioni dalla società organizzatrice del mondiale anche se continuerà ad occuparsi del campionato 
 
Bernie Ecclestone

Bernie Ecclestone

«Il tribunale regionale di Monaco ha accolto la denuncia presentata dalla procura contro Ecclestone» è questo quanto ha dichiarato il portavoce del tribunale di Monaco di Baviera confermando il rinvio a giudizio per Bernie Ecclestone, il potentissimo patron della Formula 1.

L’ottantatreenne manager inglese è accusato di corruzione e rischia una pena fino a 10 anni di carcere. Secondo la Procura tedesca Ecclestone avrebbe pagato a Gerhard Gribkowsky una tangente da 44 milioni di euro per convincerlo a cedere al fondo di investimento CVC le azioni della Formula One Group possedute dalla banca Bayern LB, presieduta dallo stesso Gribkowsky. Proprio per questo il banchiere è già stato condannato ad 8 anni e mezzo di carcere per corruzione ed evasione fiscale.

La Formula One Group è di fatto la società che gestisce e organizza, tramite varie compagnie, il mondiale di Formula 1. Un giro d’affari di diversi miliardi tra diritti tv, sponsorizzazioni e contratti con i circuiti, il tutto controllato in ultima istanza al 75% da CVC, un fondo di investimento molto vicino a Bernie Ecclestone, e per il 25% da Ecclestone stesso per il tramite della sua Bambino Holdings. Facile capire come il vero dominus sia il magnate inglese. Strapotere che, a parte i sospetti di malaffare, ha spesso urtato le maggiori scuderie di F1, le quali sono protagoniste assolute del mondiale ma poi guadagnano solo una parte degli ingenti proventi generati. Non a caso i periodici rinnovi del “Patto della Condordia”, il contratto tra squadre, federazione ed Ecclestone che regola il governo della Formula 1 hanno spesso al centro delle discussioni questioni finanziarie. Nell’ultimo rinnovo, valevole dal 2013 al 2020, i team sono riusciti ad ottenere una fetta di guadagni più ampia ma soprattutto hanno iniziato a delineare le strategie, vista l’avanzata età dell’inglese, per il dopo-Ecclestone.

Le notizie arrivate da Monaco potrebbero imprimere un’improvvisa accelerata al passaggio di consegne, infatti, a seguito del rinvio a giudizio, Ecclestone si è dimesso dal board di governo della Formula 1. Questo è solo in parte un passo indietro visto che, è specificato nella nota della compagnia, l’inglese continuerà a seguire l’organizzazione del mondiale ma sotto lo stretto controllo del Consiglio. Ancora è lontano il momento in cui la F1 potrà dire di essersi liberata del suo padre-padrone ma quello di oggi è il più grande cambiamento negli ultimi vent’anni e potrebbe essere il preludio per una rivoluzione nei prossimi mesi.

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