Sulle antenne del No Muos. L’estate a Niscemi
Arrampicati 7 attivisti, il giorno prima del corteo. Esattamente come un anno fa.
Nonostante l’aria di vacanza comincia a farsi sempre più forte, le città si svuotano, a Niscemi non c’è voglia di fermarsi. In queste ore 7 attivisti sono saliti sulle antenne, 4 uomini e tre donne, dipinti di rosso per dire no a tutte le guerre e a sostegno del cessate il fuoco e la campagna “stopbombinggaza. Domani si svolgerà la prevista manifestazione nazionale, esattamente come un anno fa quando il 9 agosto il corteo ha invaso pacificamente la base per “liberare” gli attivisti che avevano passato la notte su alcune delle 41 antenne NRTF presenti nella base. A distanza di un anno, la battaglia continua, da giorni con un campeggio al presidio No Muos di contrada Ulmo a Niscemi, iniziato giorno 6 terminerà il 12. La dissuasione non ha tardato a farsi sentire, il 2 agosto infatti la sede del comitato è stata devastata ed ogni oggetto distrutto. Segno che la questione è totalmente aperta e non facile. Il 25 novembre arriverà la sentenza del Tar dopo anni di ricorsi. Gli attivisti non sono stanchi di ribadire il loro no popolare al sistema Muos e sfileranno compatti domani, nonostante le denunce , le multe salate, il divieto per 29 di loro di entrare a Niscemi per aver “invaso la base” nella ricordata giornata. Possono contare solo su se stessi, dal momento che dal parlamento le mozioni di Sel e M5S che chiedevano al governo di mettere in discussione l’impianto, sono state respinte.
“Ogni atto repressivo, ogni provocazione, ogni intimidazione ci conferma di essere nel giusto e ci rafforza nella convinzione di portare sino in fondo questa lotta, fino allo smantellamento del MUOS e della base NRTF, per una Sicilia senza basi di morte, per un mondo senza guerra” dichiara il comitato.