Strage di innocenti
In Palestina, come in Iraq, in Afghanistan, in Ucraina, in Siria, la comunità internazionale è ipocrita e impotente.
Oltre 1000 morti palestinesi, quasi tutti civili, più del 50% donne e bambini, 6000 sono i feriti, vittime dei bombardamenti aerei e dell’avanzata irresistibile delle truppe di terra, un esercito di eroi che si accanisce sugli inermi. Le truppe d’Israele controllano praticamente ogni uscio dei quartieri palestinesi, gli abitanti non vanno a lavorare, non si recano dal medico, le donne non partoriscono in un ospedale, non fanno la spesa se prima non passano i controlli dei militari con la stella di David armati e con il colpo in canna. Le loro case sono attraversate dai muri costruiti dagli israeliani, anche andare da un’abitazione alla prossima è impossibile senza essere visti, un minimo spostamento può comportare sottoporsi all’osservazione militare. E’ dunque necessario far saltare in aria interi quartieri popolari nella striscia di Gaza, colpire gli ospedali, centrare coi missili bambini che giocano per scovare i terroristi? O non sono forse i metodi da spietato occupante dello Stato d’Israele a generare terroristi dalle vittime esasperate?
Al cospetto di più di 1000 palestinesi trucidati, sono 40 i morti israeliani. E’ una percentuale che fa paura. Nessuno responsabilmente può fare paragoni tra un progetto di sterminio e carneficine promananti da colpe internazionali lasciate incancrenire dall’insipienza, i reciproci rancori e la miopia feroce di governanti, eppure un genocidio rimane sempre un genocidio, anche se differenti ne sono le cause.
Sono 250.000 i senzatetto, privati di tutto e a cui non rimane che la disperazione, interi quartieri di Gaza sono stati spianati, non esistono più, cancellati per sempre dove prima c’erano gli affetti, la convivenza tra esseri umani, la vita. E’ la vita che vi è stata annientata, l’umanità che la produce violentata a morte. Oltre 1 milione di persone sono senza acqua e senza elettricità. La corrente viene erogata, lì dove ancora arriva, per 2 o 3 ore al massimo. Solo 2 linee su 10 funzionano, centinaia di piloni sono stati abbattuti dall’aviazione israeliana, centrati dalle bombe intelligenti che infatti hanno distrutto le centraline di intere zone, così che sarà difficile, per una comunità atterrata, nella mancanza di ricambi ai generatori alimentarle di energia elettrica.
Il 91% dell’acqua che esce dai rubinetti non è adatta all’uso umano e quella “purificata” deve essere comunque bollita. Ma per la privazione di energia solamente il 20% della popolazione viene raggiunta. Intere condotte sono state fatte saltare in aria. Le condizioni sanitarie nella striscia di Gaza sono alla deriva, i cadaveri degli animali eliminati ai contadini dalle bombe( la fauna pure è terrorista), abbandonati sulle strade, imputridiscono, insieme alla sporcizia, al caldo e alla penuria di acqua costituiscono bacino di malattie pericolose. 100.000 metri cubi di acque nere ogni giorno vengono scaricati in mare senza alcun trattamento. Dopo i massacri perpetrati dalle armi saranno le epidemie, dunque, a finire il lavoro di annientamento dei terroristi, la decimazione di esseri umani, in prevalenza bambini, donne, vecchi.
Sono delitti contro l’umanità. Ma Israele non bombarderà Londra e non abbatterà le torri gemelle a New York, i banchieri ebrei continueranno a irrorare di titoli, obbligazioni e azioni il mondo e allora la strage continuerà nell’indifferenza dei governi del mondo, l’ipocrisia statunitense, la risonante nullità europea.