Spettacolo teatrale “Donne e Mafia”
Da venerdì 7 a domenica 9 febbraio, al Teatro Due di Roma, lo spettacolo scritto e diretto da Simonetta De Nichilo
“Donne e Mafia” è uno spettacolo scritto e e interpretato da un équipe di sette donne, di cui cinque sono under 35, che provengono da un percorso artistico comune che negli ultimi anni che ha sempre privilegiato il punto di vista femminile sulla storia, sia antica che contemporanea. Lo sguardo delle sette protagoniste s-vela l’universo mafia da una prospettiva nuova e ne rivela tutta la sua complessità.
La mafia è per tradizione una società segreta che esclude le donne, un’organizzazione di uomini in cui le femmine contano solo in quanto madri. Ma la maternità che rende più numeroso e forte il gruppo familiare, rappresenta anche un limite per la mafia.
Attraverso lo studio sul corpo e sulla voce, le sette protagoniste raccontano l’esperienza di sette donne che hanno avuto a che fare con la mafia: donne che si ribellano e si sottraggono al loro destino nella mafia. Non più portatrici di precetti e regole di morte, ma regole di legalità e di vita. Nella prima parte si raccontano le donne che hanno rotto il silenzio, madri sorelle, figlie che da vestali del “disvalore” si trasformano in donne che si ribellano alla cultura mafiosa, forti, fiere, ma anche fragili: Serafina Battaglia (1962), Michela Buscemi (1985) Rita Atria (1992) e Maria Concetta Cacciola (2011). Nella seconda parte invece le voci delle donne che hanno vissuto accanto a uomini che hanno lottato contro il potere mafioso e sono diventate instancabili promotrici della cultura delle legalità: Saveria Antiochia, Rosaria Costa e Lucia Borsellino. Voci di donne, di ragazze, di madri che testimoniano una realtà femminile che sfida coraggiosamente un sistema, sono donne che osano opporsi non solo all’organizzazione mafiosa ma alla stessa cultura di cui si è sempre circondata.
“Donne e Mafia” si apre come un racconto dal sapore e dalle sonorità antiche, usa la struttura della tragedia greca, e poi piano piano lo spettatore viene trasportato fino ai nostri giorni. Lo spettacolo mostra che la mafia non è un fenomeno situato in un tempo e un luogo lontano ma è oggi e qui.
La mafia esiste, è in mezzo a noi, dentro di noi. Oggi più potente di ieri, perché si è infiltrata nei nostri comportamenti, e l’illegalità per molti è diventata un modello per “vincenti”. Le voci di queste donne raccontano che la mafia non è un’organizzazione criminale e basta: “Mafia è organizzazione del pensiero”. E’ un modo sbagliato di rispondere a violenza con violenza. Mafia è chiudere, speranze, prospettive. Mafia è spirale, che ti convince che tutto è così, che sempre è così, che ogni volta sarà così.
Lo spettacolo vuole essere un invito alla consapevolezza che ognuno di noi può contribuire, nel ruolo che riveste, a indebolire la mentalità di cui si nutre la mafia. “Perché c’è una linea sottile tra il mafioso e l’uomo libero: in Sicilia o ovunque sulla faccia della terra”. Si chiama scelta. E spetta a noi.
Lo spettacolo è stato premiato al Festival Antimafie e Diritti Umani “DIRITTINSCENA”, organizzato dall’associazione “da Sud” e “la Casa di Asterion”, come secondo migliore spettacolo e premio per la migliore attrice, Chiara Spoletini interprete di Rita Atria. “Donne di Mafia e Donne al fianco di chi combatte la mafia e ha pagato con la vita questa lotta. In una cornice riflessiva, scevra di tutto ciò che è superfluo, in cui il battito dei tamburi e i canti siciliani solleticano la coscienza e la mente, fino a toccarle. Sino ad emozionarci, in maniera, pura, candida, genuina, ispirati dalla speranza che le scelte quotidiane, anche quelle piccole e apparentemente insignificanti, possono uccidere la mafia”. Simone Corbisiero, aprile 2013
Spettacoli:
venerdì 7 e sabato 8 febbraio, ore 21
domenica 9 febbraio, ore 18
Teatro Due Roma – teatro stabile d’essai (vicolo dei due macelli, 37 – 06/6788259)