Sicilia,Laboratori di analisi in crisi
A rischio 7000 lavoratori del settore
Prima la serrata di giugno, poi le proteste del 25 e 29 novembre davanti l’assessorato regionale della sanità. Non si è ancora trovata una soluzione alla crisi di settore che sta coinvolgendo i circa 450 laboratori di analisi in tutta la Sicilia. Se finora è stato preferito, come nell’ultima manifestazione, lo sgombero della piazza da parte delle forze dell’ordine, solo oggi l’assessore Lucia Borsellino ha previsto un incontro con i rappresentanti dei titolari dei laboratori convenzionati. Nel frattempo però già diversi dipendenti si sono visti ridimensionare gli orari di lavoro, quindi lo stipendio, o direttamente sono stati mandati a casa. Quello che le rappresentanze sindacali stanno cercando di evitare. Ma gli ostacoli da superare sono di difficile risoluzione. Anzitutto l’adeguamento al nuovo tariffario Balduzzi imporrebbe un taglio ai costi di prestazione del 40%, e quindi dei rimborsi ricevuti dalla Regione, inaccettabile per la maggioranza dei titolari perché sostengono non si coprirebbero nemmeno le spese di analisi. Come se non bastasse arriva la bastonata dal TAR di Palermo, che a discapito di una sentenza di congelamento del tariffario Bindi, pretende adesso dai laboratori il pagamento di 140milioni di risarcimento -spalmati in tre anni- per cinque anni di mancata osservanza dello stesso tariffario. Il pericolo imminente, con il rischio di chiusura della maggioranza dei laboratori, è che per sopperire ai tagli dei costi, come sempre in questi casi, si rimedi con tagli al personale fra i 7000 dipendenti, mancando in oltre nell’erogazione del servizio di assistenza sanitaria a cittadini siciliani. In cerca di soluzioni la Filcams Cgil Sicilia, nelle parole di Andrea Gattuso e colleghi, ha già proposto in alcuni incontri preliminari con i dirigenti regionali alla Sanità, il mantenimento dei 115milioni di euro previsti come ogni anno per i laboratori, utilizzando i circa 35/40 milioni risparmiati da quel 40% dei tagli nel nuovo tariffario, in modo da indirizzarli a garanzia dei posti di lavoro. « Diversamente da quanto scritto dalla stampa –chiarisce Gattuso- l’incontro di oggi con l’assessorato non sarà con i sindacati dei dipendenti ma con i rappresentanti dei titolari. Comunque sarà difficile che si arrivi oggi ad un accordo