Pubblicato: mar, 6 Mag , 2014

Sicilia, la giunta regionale approva avvio procedimento di vincolo del luogo dove fu ucciso Peppino Impastato

La giunta regionale ha condiviso oggi l’atto di avvio del procedimento dell’assessorato ai Beni Culturali, con il quale si dichiara luogo di interesse culturale il casolare dove venne trovato ucciso Peppino Impastato.

 

peppinoimpastatoProprio oggi nello stesso giorno in cui la Regione Siciliana ha deciso di intitolare l’aeroporto di Comiso a Pio La Torre, come chiesto  nelle scorse settimane dal figlio Franco al presidente Crocetta,  la giunta regionale ha avviato l’iter per dichiarare il casolare dove fu brutalmente assassinato dalla Mafia Peppino Impastato nella notte tra l’8 e il 9 maggio del 1978, luogo di interesse culturale. 

«La giunta – ha detto il presidente Crocetta – ha inteso così affermare non solo l’importanza della memoria ma anche la necessità di predisporre un progetto di valorizzazione del sito, che possa favorire la crescita della coscienza civile delle nuove generazioni e dei cittadini. Peppino Impastato – continua Crocetta – è uno degli esempi più fulgidi dell’impegno civile e sociale del popolo siciliano e del ripudio concreto della mafia. Una lotta che Peppino conduceva ogni giorno, attraverso le sue denunce con nomi e cognomi, unendo insieme la difesa dei deboli e la lotta contro prepotenza e malaffare. Con la decisione che abbiamo condiviso con l’assessore Furnari e con l’intera giunta, si manterrà l’uso pubblico del sito e la sua integritá».

La memoria non è un fatto solo del passato, ma deve essere sempre viva e non può essere solo celebrativa, come ci ricordano i tanti ragazzi che nei cortei gridano “Peppino è vivo e lotta insieme a noi”.

Un primo passo verso l’esproprio per il presidente di Rete 100 Passi Danilo Sulis che ha dichiarato:«Sono molto soddisfatto del risultato vista la petizione che abbiamo lanciato e questa azione della giunta Crocetta va nella direzione giusta anche se tuttavia ci aspettiamo quanto prima l’esproprio richiesto».

Soddisfatto anche Giovanni Impastato, fratello di Peppino: «Credo che sia un passo importante per chiudere una questione che è andata avanti troppo per le lunghe, la petizione fatta da Rete 100 passi insieme a casa memoria ha dato i suoi frutti ed è la dimostrazione che quando ci si mobilita insieme si ottengono i risultati sperati , questa – continua Impastato –  è una vittoria per noi familiari, ma lo è anche per gli amici e i compagni storici di Peppino che da sempre hanno lottato insieme a noi per portare avanti la sua memoria e le sue idee. Speriamo presto che si compiano tutti gli atti affinché si concluda questo percorso».

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