Scuola, chiuse le iscrizioni, non tutte le famiglie usano l’online
Le iscrizioni on line quest’anno sono andate abbastanza bene, ma la percentuale di chi ha usato la procedura digitale è rimasto al 68,5 dello scorso anno. Si tratta dell’ «analfabetismo digitale» che colpisce per lo più il Sud
Sembra strano a credersi, ma molte famiglie hanno ancora difficoltà a procedere all’iscrizione on line a scuola dei propri figli. Si stima che quest’anno una famiglia su tre per iscrivere i propri figli al primo anno della primaria e della scuola secondaria si è dovuto rivolgere alle segreterie scolastiche. Questo vuol dire che il divario digitale è ancora alto, soprattutto al Sud, dove si può parlare di vero e proprio «analfabetismo digitale», i cui dati sono in aumento rispetto a 12 mesi fa.
Le iscrizioni online per l’anno scolastico 2014/2015 si sono chiuse il 28 febbraio e le domande inoltrate sono state 1.550.227, lo stesso numero dell’anno scorso. Solo il 68,5 per cento di queste domande sono state compilate on line, le altre, quasi mezzo milione di domande, sono state inoltrate dalle famiglie ma con l’aiuto delle scuole. Non è cambiato molto dall’anno scorso, infatti la percentuale è la stessa, ma un dato è cambiato. Si tratta del divario digitale tra nord è sud, che risulta peggiorato rispetto a prima, facendo registrare nel Meridione un pesante gap.
In Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia ed Emilia Romagna gli utenti che hanno inviato la domanda da casa superano l’80%, mentre in Puglia, Calabria, Sicilia e Campania le famiglie autonome sono meno della metà.
I dati Istat svelano che le famiglie italiane con figli minori ma sprovviste di accesso ad internet sono circa il 19 per cento, circa 300mila in tutto. Meno dei 488mila, pari al 31,5 per cento del totale, che si sono rivolti alle segreterie scolastiche. Circa il 70% di coloro i quali hanno avuto accesso alla procedura on line si sono detti soddisfatti del funzionamento del servizio. E molti di più, si stima l’80% hanno apprezzato la «semplicità di utilizzo della piattaforma». L’86 per cento si sono dichiarati soddisfatti per il risparmio di tempo.