Scongiurato il fallimento per Windjet
Con il 92% di si i creditori hanno accettato il concordato che permetterà alla compagnia aerea siciliana di evitare il fallimento e ripartire
Finalmente una buona notizia dall’economia per l’Italia e la Sicilia in particolare, la compagnia aerea Windjet non fallirà, il 92% dei creditori ha aderito al concordato permettendo all’azienda di ripartire.
Windjet, oberata da circa 200 milioni di debiti, si salverà grazie ad un accordo che prevede il pagamento al 5% dei creditori chirografi (ovvero quelli non assistiti da garanzie) e al 48% per i dipendenti e i creditori privilegiati. A permettere la svolta è stato il presidente Antonino Pulvirenti che non solo ha garantito per i debiti in essere ma tramite la sua holding, Finaria spa, ha iniettato nuova liquidità nelle indebitate casse della compagnia aerea. Adesso basta attendere l’omologazione del concordato, probabilmente entro il 2013, e l’attività della compagnia, insieme al pagamento dei debiti, potrà ripartire.
Non tutti festeggiano per il concordato. Confconsumatori, pur dichiarandosi felice per il mancato fallimento, fa notare come l’accordo raggiunto, avversato da loro fin dall’inizio, rappresenti una vittoria solo per i maggiori creditori. Questi infatti hanno accettato di ottenere solo il 5% del dovuto perché in caso di, probabile, fallimento i crediti esigibili sarebbero stati esclusivamente ancora meno, ovvero quelli riguardanti l’ultimo anno. Ad uscire sconfitti -secondo la rappresentanza dei consumatori- sono i passeggeri hanno visto sfumare le loro vacanze e i soldi spesi per l’acquisto dei biglietti. Per tale motivo l’associazione, per bocca dell’avvocato Carmelo Calì, annuncia che qualora l’indagine sulla vicenda della Procura della Repubblica di Catania dovesse portare ad un rinvio a giudizio inviterà i passeggeri a costituirsi parte civile per vedere soddisfare i propri diritti almeno in quella sede.