Sardegna, si vota per le regionali
Sei candidati in lizza per la poltrona di governatore. Si vota solo domenica dalle 6.30 alle 22
Urne aperte dalle 6:30 alle 22 per l’unica giornata di voto per il rinnovo del Consiglio regionale della Sardegna e la scelta del governatore.
I due sfidanti principali del governatore uscente Ugo Cappellacci (centrodestra) sono Francesco Pigliaru del Pd e Michela Murgia, indipendente di sinistra. Un’assemblea sarda che sarà rinnovata anche nel numero dei consiglieri, passati da 80 a 60 per effetto della riforma dello Statuto autonomistico. Sei gli aspiranti alla carica di presidente che si sfideranno per il governo della Regione. Berlusconi e Renzi su queste elezioni ci hanno messo la faccia, convinti entrambi di poter vincere. Entrambi sono arrivati in Sardegna per tirare la volata ai propri candidati.
Sono sei i candidati per un posto da governatore in Sardegna: cinque uomini e una donna. In campo le coalizioni di centrodestra (Ugo Cappellacci), centrosinistra (Francesco Pigliaru), indipendentisti (Fronte indipendentista Unidu), Movimento Zona Franca (Gigi Sanna) e due outsider (Mauro Pili e Michela Murgia).
Nuova è anche la legge elettorale statutaria che regola queste elezioni, caratterizzate da una campagna più breve del solito. Oltre a votare in un solo giorno è stata rivista la modalità di attribuzione dei seggi in Consiglio. Per ottenerli, infatti, le coalizioni devono superare lo sbarramento del 10% dei voti totali ottenuti dai gruppi di liste, mentre le liste che si presentano da sole dovranno ottenere almeno il 5%.
Chiamati ad eleggere il nuovo Consiglio e il futuro presidente sono 1.480.409 elettori – di cui 725.331 uomini e 755.078 donne – suddivisi nelle 1.836 sezioni allestite nei 377 comuni dell’Isola.