Sanremo, Fabio Fazio: “Buonista? Mi sono rotto le palle”
Il conduttore della Festival della canzone italiana non ci sta e sbotta a proposito dei commenti sul suo modo di fare
«Non ne posso più della parola buonista, mi ha rotto le palle in un modo pazzesco». Lo dice Fabio Fazio nel corso della conferenza stampa, rispondendo a un giornalista che gli fa notare che spesso sembra troppo «buonista». «In un Paese fatto, costruito di rabbia, interpretare la buona educazione come un banale cinismo è un’istigazione a delinquere» – e continua- «L’Italia è un Paese arrabbiato, ma per fortuna meno dell’Ucraina. L’Ucraina e’ un’altra roba…» a proposito delle contestazioni in Italia, che finiscono con coinvolgere anche il Festival di Sanremo, specchio dell’italianità.
Il Festival per adesso ha avuto un pesante calo di ascolti rispetto alle edizioni passate, ma Fazio non esclude l’ipotesi condurre il Festival anche il prossimo anno. «Fatemi arrivare a sabato e poi vediamo…» ha detto il conduttore in conferenza stampa. D’altronde lo aveva anche auspicato il direttore di Rai1, Giancarlo Leone, escludendo invece l’ipotesi Paolo Bonolis, definito «un grande professionista», ma escluso perché impegnato in un progetto Mediaset.
Fabio Fazio prende le difese del taglio di questa edizione e rivendica il rischio di ripresentarsi con la stessa coppia dell’anno precedente. Non si cura degli ascolti in picchiata e dichiara: «Rivendico le scelte fatte, le canzoni in gara rispondono a un target ben preciso. Il pop l’abbiamo messo in questo racconto frammentario sui 60 anni della tv, è chiaro che c’e’ un effetto nostalgia. Ieri e martedì sono avvenute cose di cui sono orgoglioso: da Ligabue a Cat Stevens, a Rufus e Claudio Baglioni. Quello con Franca Valeri è stato un momento bellissimo e doveroso di televisione. Il programma aveva finalmente la quadratura, la gara è stata gara, tutto ordinato. Sono molto sereno e contento da questo punto di vista».