Rostagno, Palazzolo: «Non c’è ancora tutta la verità»
Parla il giornalista di Repubblica che ha seguito il processo sull’omicidio del giornalista morto a Trapani nel 1988 “Mauro ha avuto giustizia, ma questo era il processo ad uno dei mandanti”
La morte di Mauro Rostagno ha finalmente dei colpevoli. A ventisei anni dall’omicidio e dopo un processo di primo grado durato più di tre anni, i giudici della Corte d’Assise di Trapani hanno condannato all’ergastolo il boss Vincenzo Virga in qualità di mandante e di Vito Mazzara come esecutore materiale del delitto. Ma per il giornalista de ‘La Repubblica’ e autore di diversi libri sulla mafia Salvo Palazzolo, la sentenza emessa lo scorso 15 maggio non ha messo la parola fine su tutta la vicenda. «Questo era il processo ad uno dei mandanti. Dal processo emergono che l’ordine di morte non partì da Virga, ma su sollecitazione di Francesco Messina Denaro ( padre del boss latitante Matteo e all’epoca reggente della cupola trapanese) che aveva contatti importanti tra mafia e massoneria».