Roma, striscione in ricordo dei due militanti di Alba Dorata
E’ stato esposto allo stadio Olimpico di Roma durante la partita Lazio-Genoa
Ancora una volta politica e calcio in Italia si fondono, dando vita a un connubio pericoloso già visto nel nostro Paese. Gli ultras laziali non hanno mai fatto mistero delle loro idee di destra, dimostrando già in passato il loro antisemitismo e una vicinanza a personaggi discutibili e bollati dal mondo intero come criminali. Uno dei casi più eclatanti è il caso del colonello Arkan, che con le sue “tigri” si macchiò di numerosi crimini di guerra durante la guerra in Jugoslavia negli anni’90. In occasione della sua morte la Curva Nord laziale espose uno striscione che recitava: <<Onore alla tigre Arkan>>. Oggi durante la partita Lazio-Genoa, valevole per l’undicesima giornata del campionato di serie A, gli ultras laziali hanno nuovamente portata la politica allo stadio. Questa volta lo striscione riguarda i due militanti di Alba Dorata uccisi il primo novembre ad Atene davanti alla sede del gruppo nel quartiere di Neo Eraklio: <<Il tramonto è rosso, l’alba dorata: Manolis e Yorgos presenti>>.
La vicenda della Grecia e di Alba Dorata è un discorso serio, che merita più spazio, non quello dozzinale di una Curva. La politica deve uscire dagli stadi. Il calcio deve tornare ad essere quello che è, uno sport, se non vogliamo che si rischi di legittimare una miscela ancora più pericolosa di quella che unisce calcio e politica: quella composta da populismo e violenza.