Roma, sfila il corteo contro le privatizzazioni
Hanno sfilato in corteo studenti, Cobas, movimenti per la casa e per l’acqua pubblica, tutti con un unico obiettivo: contrastare la privatizzazione e la concentrazione nelle mani di pochi dei beni comuni
Il corteo, indetto dal centro sociale Acrobax e dai Movimenti dell’Acqua, è partito da piazza della Repubblica a Roma. A sfilare sono stati studenti universitari, Cobas, movimenti per la casa e per l’acqua pubblica che, attraversando via Terme di Diocleziano, via Giovanni Amendola, via Cavour, largo Corrado Ricci, via dei Fori Imperiali, piazza Venezia, via San Marco, via delle Botteghe Oscure, largo di Torre Argentina, corso Vittorio Emanuele, piazza San Pantaleo e via della Cuccagna hanno raggiunto piazza Navona. Al centro delle proteste dei manifestanti c’è il lavoro precario, l’austerity, “le politiche liberiste” dell’Ue e quelle del governo Renzi aggravato dallo stop di ieri subito dal decreto casa in parlamento.
Il comitato contro le grandi navi, venuto a Roma per partecipare al corteo contro le privatizzazioni, ha organizzato un sit-in davanti al ministero dei Trasporti, nei pressi di piazza Porta Pia. Il comitato aveva annunciato di voler consegnare al ministero una lettera indirizzata al premier Renzi ed ai membri del comitato per Venezia allo scopo di minacciare un un ricorso alla Commissione Europea nel caso in cui vengano scavati ulteriori canali industriali nella Laguna.
La manifestazione si è svolta in una Capitale blindata con molti commercianti, soprattutto in via Cavour, che hanno preferito abbassare le saracinesche fino alla fine del passaggio del corteo organizzato dal Forum dei movimenti per l’acqua bene comune.