Roma dice No! a ogni forma di violenza
Contro quella sulle donne, il Campidoglio si tinge di rosso, mentre Bisio, Prandelli, Gassman e Silvestri ci mettono la faccia
Tormentare, perseguitare, mortificare, umiliare, spiare, isolare, controllare, terrorizzare, molestare, ricattare, minacciare, costringere, punire, ferire, picchiare. Arrivando, a volte, a uccidere. L’orrore della violenza di genere è stata raccontata ieri, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, da madri, ex mogli, ex fidanzate, figlie, ex compagne mortificate nel fisico e nell’animo da uomini che odiano le donne. Uomini di ogni età, condizione sociale, livello di istruzione, nazionalità o religione. Si tratta di storie che, spesso, nel silenzio e nell’intimità di una relazione, della famiglia, finiscono nel sangue.
Il Campidoglio, a Roma, si colora di rosso, grazie a Enel. Una mano, impressa sul palazzo Senatorio, intima di fermare le violenze sulle donne, adottando provvedimenti idonei a tutelarle. Il sindaco della Capitale, Ignazio Marino, riconosce che «il problema è un fenomeno strutturale e culturale della nostra società e va eliminato in quanto tale, intervenendo ad ampio raggio, guardando a ciò che si nasconde sotto la punta dell’iceberg dei femminicidi».
Una voce, nella piazza, sotto lo sguardo vigile della statua di Marco Aurelio, scandisce i nomi delle donne uccise, ferite, offese, sottolinea la brutalità dei gesti che le hanno colpite, le armi usate. Preghiere, canti e letture invitano alla riflessione.
Il primo cittadino Marino cita «gli studi, come quello dei medici di famiglia recentemente pubblicato» che «dimostrano che nel 60% dei casi le aggressioni sono messe in atto da partner, solo nel 20% dei casi da un ex-partner». Va abbattuto il muro del silenzio. Le donne non possono essere lasciate sole. Sulle teste dei cittadini intervenuti, quindi, si staglia una fitta rete di nastri rossi, a sottolineare l’importanza della rete sociale, che deve sostenere le donne sfregiate nel corpo e nell’anima da violenze fisiche e psicologiche.
Il Comune di Roma ha aderito all’iniziativa della community Noino.org che, attraverso una campagna di comunicazione, si è rivolta direttamente agli uomini. Cesare Prandelli, Claudio Bisio, Alessandro Gassmann e Daniele Silvestri hanno messo la loro faccia sui manifesti, spiega la rete Noino.org, «per invitare gli uomini a un’assunzione di responsabilità verso una cultura diffusa che sostiene e legittima la disparità strutturale tra uomini e donne e l’idea del possesso e del potere maschile sulle donne all’interno delle relazioni sentimentali».
Il sindaco Marino dal palco di piazza del Campidoglio ribadisce «ancora una volta, con assoluta fermezza, il No! della città a ogni forma di violenza» e sottolinea l’impegno concreto del Comune di Roma. Infatti, riferisce che «il bilancio previsionale, che abbiamo iniziato a disegnare, include, fra le tre aree di intervento privilegiate sulle quali investire, la fragilità sociale. Quindi, saranno impegnate somme da destinare anche ai centri antiviolenza».
La violenza ci costa la vita, ripete più e più volte una voce dal palco . Un monito, affinché giornate celebrative, come quella del 25 novembre per l’eliminazione della violenza contro le donne, non esauriscano la loro portata in ventiquattro ore. Pertanto, il contributo di ciascuno è indispensabile.