Repubblica Ceca: storico ingresso della sinistra al Governo
Secondo le proiezioni il Partito Socialdemocratico Ceco ha dominato le elezioni, si prospetta un governo di coalizione con il Partito Comunista di Boemia e Moravia
Le elezioni governative svoltesi ieri e oggi in Repubblica Ceca mostrano un dato del tutto inedito: le proiezioni indicano che il partito di sinistra CSSP – Partito Socialdemocratico Ceco – è in testa alle preferenze degli elettori con una percentuale del 22,14% dei voti.
Il CSSP, di sinistra ed europeista, rimonta a seguito della caduta del governo di centro-destra guidato dal Partito Democratico Civico, crollato sotto il peso delle recenti accuse di corruzione. Ciò ha reso necessario anticipare le elezioni di ben sette mesi, in un clima di malcontento generale nei confronti della classe politica nazionale.
Simbolo dell’astio della popolazione è la scultura satirica innalzata davanti al palazzo governativo di Praga: una gigantesca mano viola sfoggia uno sproporzionato dito medio alzato in segno di disgusto nei confronti dell’attuale clima politico.
Le elezioni stesse hanno registrato gli effetti del malumore popolare: il CSSP non ha tuttavia raggiunto la maggioranza dei voti, dovendo così optare per un governo di coalizione con il KSCM – Partito Comunista di Boemia e Moravia – che ha ottenuto il 16,95% dei voti.
Si tratta dunque di un momento storico per la Repubblica Ceca: un governo comunista sotto un Presidente comunista (Milos Zeman) è del tutto inedito, in quanto fino a pochi anni fa era ancora vivo e dolente il ricordo del dominio sovietico.