Renzi, un documento per cambiare la politica
Il sindaco di Firenze presenta una mozione aperta a tutti per modificare l’assetto politico italiano
Tre proposte ed apertura al confronto: legge elettorale, job act (sussidio per chi perde lavoro a patto che non ne rifiuti più di uno) e modifica del senato in camera delle autonomie. “Mi dicono: ma vedrai Berlusconi? E Grillo? E Alfano? Sono pronto a incontrare tutti, purché si chiuda su una cosa che serva agli italiani. Se deve essere il modo di perdere tempo e prendere un caffè, lo prendo con i miei amici che mi diverto di più”. Così Matteo Renzi sull’e news ,che aggiunge.
“Noi andiamo in riunione dai Senatori del Pd il prossimo 14 gennaio. Ci guardiamo in faccia. E a loro chiediamo di presentare il disegno di legge costituzionale per cambiare il Senato, trasformandolo in Camera delle Autonomie”.
Giovannini però pensa che il job act renziano sia più un’utopia, soprattutto visti i corposi tagli previsti auspicabili ma poco realistici: “La proposta di Renzi sulla natura dei contratti e le tutele ad essi collegati non è nuova, ma va dettagliata meglio”. E continua: “In passato – ricorda Giovannini – vi sono state due proposte contrapposte: una dei professori Boeri e Garibaldi nella quale l’azienda può più facilmente interrompere un rapporto di lavoro al’inizio attraverso un indennizzo monetario, per poi invece con il passare degli anni lavorati tornare per il lavoratore a una situazione standard, quella protetta dall’articolo 18; una proposta invece del professore Ichino in cui l’articolo 18 entra in campo solo dopo molti anni. Quindi bisogna capire di cosa si sta parlando.”