Regionali in Sardegna, testa a testa fra Cappellacci e Pigliaru
Le urna si sono chiuse ieri sera alle 22 e la conta delle schede è iniziata alle 7 di questa mattina. Sei i candidati governatori, Cappellacci (centrodestra) e Pigliaru (centrosinistra) i favoriti. Grande assente il MoVimento5Stelle che non si è presentato
Secondo i dati che arrivano dalla Sardegna alle 14,30, scritinate 291 sezioni su 1836, si profila un testa a testa tra i candidati di centrodestra, il governatore uscente Ugo Cappellacci (38%), e di centrosinistra, Francesco Pigliaru (44%). In testa quindi il candidato di centro sinistra, mentre al terzo posto l’indipendente Murgia, che ha raccolto fin qui il 10 per cento dei voti. Staccati gli altri partecipanti che raccolgono al momento il 7 per cento (Pili al 5,5%, Devias all’1% e Sanna con lo 0,5%). Lo scrutinio è cominciato alle 7 di questa mattina e dovrà concludersi entro le 19 di oggi.
I primi risultati, quindi, vedono il candidato del centrosinistra, Francesco Pigliaru in vantaggio rispetto al presidente uscente e esponente del centrodestra, Ugo Cappellacci. I dati sono ancora molto provvisori, ma, con più del 10 per cento delle sezioni scrutinate, Pigliaru è al momento davanti con nove punti di vantaggio rispetto a Cappellacci. Per adesso in Sardegna il sicuro vincitore è l’astensionismo, infatti, per quanto riguarda l’affluenza ieri alle 22 si registrava un 52.23%, con un netto calo rispetto al 67.58% delle precedenti elezioni del 2009.
Ed è proprio in Sardegna che il segretario Pd e premier in pectore Matteo Renzi si gioca la sua prima partita elettorale. I grillini, invece, non sono riusciti a presentare un candidato, lasciando così uno spazio vuoto, dopo le divisioni e le polemiche interne per la mancata concessione del simbolo da parte di Beppe Grillo.