Quarto Oggiaro, rinvenuto il cadavere di Emanuele Tatone fratello dell’ex boss del quartiere
Appartenente alla nota famiglia criminale è stato ritrovato in un orto insieme a Paolo Simone, entrambi uccisi da colpi di arma da fuoco
Oggi pomeriggio nel quartiere milanese di Quarto Oggiaro, noto alle cronache per lo spaccio di stupefacenti, sono stati rinvenuti i corpi senza vita di Emanuele Tatone e Paolo Simone. I due cadaveri sono stati ritrovati ad alcuni metri di distanza l’uno dall’altro in un orto che si trova ai bordi di via Lessona. Emanuele, fratello di Nicola ex boss della zona e arrestato nel 2009 e condannato a 24 anni di carcere, appartiene alla famiglia Tatone originaria di Caserta. A differenza del fratello non era inserito in ambienti criminali di spessore, anche se a suo carico risulta un arresto nel 2002 dopo aver colpito con una revolverata un rivale in amore e precedenti per rapine e aggressioni. Tossicodipendente e gravemente malato da tempo, Emanuele Tatone è uno dei tanti figli di Mamma Rosa, capostipite dello spaccio a Milano. Tatone, negli ultimi anni era caduto in disgrazia e nei mesi scorsi, quando gli era giunta l’ingiunzione di sfratto, aveva organizzato una protesta montando una tenda nel cortile della sua abitazione in via Pascarella, rivendicando di aver pagato tutti i debiti con la giustizia.
L’altra vittima, Paolo Simone aveva 54 anni e anche lui era noto nel quartiere per essere un tossicodipendente ma a differenza di Tatone non risulta essere un pregiudicato. Sono al vaglio degli investigatori della squadra mobile di Milano i possibili collegamenti che in passato possano aver unito le due vittime o le rispettive famiglie.