Prelievo multi organo a Messina
Il donatore era deceduto per ischemia cerebrale. I suoi organi sono stati destinati a quattro persone
Corrado Lazzara aveva deciso di far vivere grazie ai suoi organi altre persone nel momento in cui la vita lo avesse abbandonato. Quel momento purtroppo è arrivato presto e l’uomo, residente a Longi nel parco dei Nebrodi, è morto per un ischemia cerebrale a soli 42 anni. A chiedere che venga fatto il suo nome è la stessa famiglia di Corrado che lascia una moglie e due figli, di 5 e 3 anni. Lazzara era stato ricoverato nel reparto di rianimazione diretto dal prof. David il 23 aprile scorso con un quadro clinico molto critico a causa di una ischemia cerebrale che ha causato un danno talmente esteso al cervello da determinare la morte cerebrale. Iscritto all’Aido, l’Associazione italiana donatori di organi, in una giornata qualunque per molti ma non per lui che la riteneva importantissima. «L’iscrizione all’AIDO è arrivata in un giorno qualunque – racconta la moglie Sonia – non eravamo ancora sposati; mi ha detto solo: dobbiamo fare una cosa importante». La moglie sottolinea quanto il gesto del marito sia utile per gli la vita di altre persone ma anche, in piccola parte, come conforto personale: «Mi piace pensare – ha detto la moglie – che il suo cuore continui a battere per i nostri figli e se ciò è possibile è perché lui ha voluto che fosse così».
A seguire il prelievo è stato il centro coordinamento per la donazione di organi e tessuti dell’AOU G. Martino, guidato dal dott. Francesco Puliatti e dalla dott.ssa Olivia Penna. Il fegato e’ stato trasportato in aereo al Policlinico S. Orsola-Malpighi di Bologna, il cuore e un rene sono andati all’Ismett di Palermo, mentre l’altro rene al Civico di Palermo.