Precari enti locali: uno spiraglio dall’incontro fra D’Alia e Crocetta
Dal confronto è emersa la possibilità di effettuare procedure di proroga e di inserimento stabile nella Pubblica amministrazione dei contrattisti a termine. Crocetta soddisfatto, ma la Uil non ci sta
Durante l’incontro svoltosi ieri a Roma tra il presidente della Regione Sicilia Rosario Crocetta e il ministro per la Pubblica amministrazione Giampiero D’Alia, sulla vicenda dei 20mila precari degli enti locali «è emersa con chiarezza la possibilità di effettuare, attraverso l’attuazione del decreto 101/2013 sulla razionalizzazione nelle Pubbliche amministrazioni convertito in legge, procedure di proroga e di inserimento stabile nella Pa dei contrattisti a termine, secondo un percorso definito con le amministrazioni regionali».
«Ulteriori provvedimenti in questo ambito – si legge in una nota del dicastero – non sono oggetto delle valutazioni del Dipartimento della Funzione Pubblica, che ovviamente non si opporrebbe a un intervento diretto sull’argomento da parte della Presidenza del Consiglio, qualora questo venisse ritenuto necessario». Presenti all’incontro anche l’assessore regionale per le Autonomie locali, Patrizia Valenti, e i tecnici del Dipartimento della Funzione pubblica e della Regione siciliana.
«Nell’incontro – ha dichiarato il governatore Crocetta – è stato individuato un percorso, all’interno delle disposizioni recate dall’art. 4 – commi 8, 9 e 9bis- del d.l 101/2013, che consentirà la proroga dei contratti a termine dei precari della Regione e il contestuale avvio delle procedure di stabilizzazione». Il percorso individuato prevede da una parte la proroga, sino al 2016, di tutti i contratti in essere e, dall’altra, di avviare i processi di stabilizzazione per un numero di lavoratori che tenga conto dei posti e delle risorse disponibili. Il Ministero consentirà di avviare il percorso diramando una circolare esplicativa e la Regione interverrà con una legge di riordino del precariato.
Se Crocetta si dice soddisfatto dell’incontro con il ministro a Roma, annunciando una legge del riordino del precariato, non lo sono invece Claudio Barone, segretario generale della Uil Sicilia, e Gianni Borrelli della Uil Sicilia. In una nota sindacale affermano: «Il ministro D’Alia continua a sfuggire alle sue responsabilità. […] Al governatore Crocetta ha cercato di ripassare la palla sulla vicenda dei precari degli Enti locali siciliani e ha scaricato il problema direttamente al presidente del Consiglio, Letta. Senza il supporto legislativo del Governo nazionale, lo ricordiamo, è impossibile prorogare i contratti dei precari con una norma regionale, che di certo sarebbe impugnata dal Commissario dello Stato. Se i precari a dicembre si troveranno, quindi, in mezzo alla strada devono sapere che è proprio con il ministro “competente” che se la devono prendere».
«La Uil – si legge ancora – intende proseguire un’azione durissima di protesta perché si tuteli il futuro di gente che lavora da decenni negli Enti locali. Non si può continuare con le ambiguità, vogliamo vedere su carta i provvedimenti che garantiscano le proroghe e l’inizio del percorso di stabilizzazioni. Ad oggi, quindi, la situazione che si prospetta per gli 18.500-5.700 nella sola provincia di Messina è drammatica. A Natale le famiglie si ritroveranno in mezzo alla strada. Senza la deroga al Patto di Stabilità, infatti, non si potranno prorogare i contratti ai precari, né tantomeno stabilizzarli. Bisogna recuperare, quindi, l’emendamento cassato o uno strumento analogo. Liste uniche, taglio delle spese dei Comuni, revisione delle piante organiche sono tutte cose che possono essere fatte ma non servono senza il principale presupposto normativo. Sollecitiamo il Governo nazionale a salvaguardare gli interessi della sua Isola e dei lavoratori tutti».