Prato, in fiamme un capannone tessile. Il bilancio
Il bilancio arriva a 7 morti, crollato il dormitorio dei cinesi
Drammatico incendio all’alba di oggi a Prato. Le fiamme hanno avvolto intorno alle 7 un fabbricato dove ha sede una ditta tessile gestita da cittadini cinesi, in via Toscana, nella zona del Macrolotto. In serata il bilancio sale a sette vittime e tre feriti, anche se fino alla conclusioni delle operazioni di soccorso non si può escludere la presenza di altre persone sotto le macerie. L’incendio ha causato il crollo di una parte del fabbricato che sarebbe adibito a dormitorio per i dipendenti.
Due dei feriti sono gravissimi e sono ricoverati in rianimazione, intossicata ma non in gravi condizioni anche una ragazza. Tutti i feriti sono di origine cinese.
“I resti fanno pensare ad altre due persone oltre a quelle che abbiamo già trovato: quattro già all’obitorio ed una già localizzata”. Lo ha detto il comandante dei vigili del fuoco di Prato Vincenzo Bennardo riferendosi ai resti umani carbonizzati trovati nel capannone dove aveva sede la ditta andata a fuoco.
L’allarme è stato dato attorno alle sette da un passante che ha visto una colonna di fumo dal capannone. Ha subito chiamato i vigili del fuoco intervenuti immediatamente. Il primo morto dell’incendio è un uomo che dormiva all’interno e che ha tentato di mettersi in salvo. I vigili del fuoco hanno cominciato l’opera di spegnimento e, contemporaneamente, di ricerca delle persone che si trovavano all’interno. Solo così, via via che procedevano, tra le macerie ed il cartongesso con cui era realizzato il dormitorio, hanno trovato gli altri quattro cadaveri. Le operazioni proseguono per verificare se ci siano altri corpi.
Ci sono anche due intossicati gravissimi; nella fabbrica si sarebbero trovate una decina di persone. Non è ancora chiaro se gli altri siano riusciti a mettersi tutti in salvo ed anche per questo i vigili del fuoco continuano a cercare, durante le operazioni di spegnimento, tra le macerie dei ”loculi” di cartongesso crollati nell’incendio e che servivano probabilmente come alloggio per i lavoratori della ditta che produceva abiti.