Polizia cambogiana reprime manifestazione operaia
La polizia ha sparato sulla folla di operai, riuniti in piazza per chiedere un aumento dei salari
Episodio di dura repressione a Phnom Pehn, capitale della Cambogia, dove le forze dell’ordine hanno aperto il fuoco su una manifestazione di operai tessili, che da settimane protestano contro gli esigui salari. L’attuale bilancio è di tre morti e almeno una ventina di feriti, su un totale di circa settecento manifestanti sino ad ora placati da idranti e fumogeni: l’utilizzo delle armi da fuoco, in questa circostanza, rappresenta un gravissimo episodio per la Polizia cambogiana, formalmente giustificato dalla necessità di difendersi dalle rudimentali molotov nelle mani dei manifestanti.
Le associazioni a tutela dei diritti umani hanno immediatamente lanciato l’allarme sull’accaduto, denunciando la Polizia cambogiana di aver agito per motivi politici. La manifestazione, infatti, è influenzata dalla disfatta elettorale del Partito di Salvezza Nazionale della Cambogia, che ha tacciato l’attuale governo di brogli elettorali pur di restare in carica.