Palermo nascono gli “Stati Generali dell’Infanzia, dell’Adolescenza e delle Politiche Giovanili”
Le organizzazioni della società civile, del Terzo settore e le singole persone che lavorano ogni giorno per i bambini, le bambine, gli adolescenti, le adolescenti e i giovani di Palermo sottoscrivono un accordo di programma per sollecitare le istituzioni.
Si è svolto oggi nei locali della parrocchia San Filippo Neri, al quartiere ZEN, da cui provengono alcuni dei giovani coinvolti in recenti fatti e che è un simbolo negativo delle periferie geografiche ed esistenziali. “Scegliere di incontrarsi lì significa dare un segnale concreto: vogliamo che lo ZEN non sia più una periferia, ma il “centro” e il punto di partenza di un cammino inclusivo per intervenire sui processi di impoverimento e ghettizzazione che colpiscono i contesti più marginali”.
Gli Stati Generali dell’Infanzia, dell’Adolescenza e delle Politiche Giovanili della città di Palermo nascono da un’esigenza urgente: aprire un confronto pubblico e costruttivo sul futuro dei bambini, delle bambine, degli e delle adolescenti, dei e delle giovani della città.

Per questo, gli oltre centocinquanta firmatari: associazioni del terzo settore, parrocchie, enti, cooperative sociali, sindacati chiedono: al Comune di Palermo, l’ASP, la Prefettura, il Tribunale per i Minorenni, l’Ufficio Scolastico regionale, l’Ufficio di Servizio sociale per i minorenni nonché alla Garante dei diritti dei minori e degli adolescenti del Comune, di fare tutto ciò che è necessario per realizzare rapidamente un piano complessivo; e si impegnino ad attivare in tutti i territori della città di Palermo momenti di confronto, di condivisione e di applicazione pratica.
Palermo e la Sicilia sono agli ultimi posti per allattamento, proprio nei territori in cui minori sono gli strumenti sanitari, sociali, culturali, educativi. In Sicilia, il tasso di dispersione scolastica è del 15,2%, ben al di sopra della media nazionale (9,8%). Ancora più grave è la condizione occupazionale e di inclusione sociale dei giovani: il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) è del 31,2%, quasi il doppio della media nazionale, e la percentuale di giovani NEET, che non studiano e non lavorano, sfiora il 45%, il più alto d’Italia ed uno dei più alti d’Europa. A questi si aggiungono ulteriori indicatori allarmanti: Palermo, secondo i dati Istat, si colloca infatti in fondo alla classifica delle fragilità dei percorsi educativi, così come registra uno dei livelli più bassi in Italia per numero di giovani in possesso del diploma di scuola secondaria di secondo grado. Questi dati non sono solo statistiche: sono vite sospese, futuri interrotti, porte chiuse. Garantire a tutti i bambini e a tutte le bambine pari opportunità di apprendimento, cultura, sport e socialità è un impegno che riguarda l’intera comunità cittadina.

L’incontro che ha viso vari interventi tra i quali quello dell’Arcivescovo Don Corrado Lorefice, ha gettato le basi per un percorso che parte dal basso.
Tra i firmatari anche le nostre: Rete 100 passi, la Cooperativa sociale 100 passi solidale, l’Associazione Nazionale Volontariato e Comunicazione Solidale, con le sezioni di Palermo e Sferracavallo, .



















