Palermo, monito dell’arcivescovo Lorefice: se vota il 40 per cento governano i ”lupi rapaci”
”Con le connivenze che hanno distrutto e continuano a distruggere la nostra Isola”. Pd Agrigento, Dispenza: ”A Palermo come Agrigento si sta facendo scempio delle regole e si gioca cinicamente con il futuro delle comunità”.

Con un duro monito lanciato alla politica l’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice ha caratterizzato il decennale del suo magistero palermitano incontrando i giornalisti negli uffici della Curia Arcivescovile. ”Sottolineo – ha detto il Presule – l’aumento delle nuove povertà che hanno alla base le ferite endemiche di una città in cui manca l’essenziale: il lavoro, la casa, la cultura, il pane, una vita di relazioni. Se questo non c’è, si presta il fianco a chi vuole sostituirsi alle istituzioni. Assistiamo all’esplosione della violenza, delle droghe e di tutto quanto abbiamo sotto gli occhi”. ”Palermo va guardata con gli occhi di chi la ama – ha aggiunto l’arcivescovo – sono testimone di una presenza meravigliosa della società civile e della realtà ecclesiale. Ma vedo la recrudescenza di alcuni problemi che rappresentano fonte di preoccupazione e motivo di una ulteriore assunzione di responsabilità”. Le parole dell’arcivescovo sono state finora accolte dal silenzio della politica, se si eccettua la reazione del Pd di Agrigento che ha rilanciato il monito: ”Queste parole devono essere accolte da noi siciliani come pungolo – ha detto Nuccio Dispenza, portavoce di Area progressista della provincia agrigentina – sia da quelli che si sono lasciati scippare il voto, sia da quelli che tornando a votare saranno decisivi per scrivere una pagina nuova della nostra storia. A Palermo come ad Agrigento si sta facendo scempio delle regole e si gioca con il futuro delle comunità”.



















