Palermo, 19 luglio 2023: una città in marcia per ricordare Paolo Borsellino
Lungo il corteo e davanti il luogo dell’esplosione, associazioni, scuole, una partecipazione sempre più di popolo.
Anche quest’anno, Palermo si è fermata per ricordare il giudice Paolo Borsellino e gli agenti della sua scorta, assassinati brutalmente dalla mafia il 19 luglio 1992. La manifestazione, che ha attraversato le strade della città fino a giungere in via D’Amelio, luogo dell’esplosione che 31 anni fa scosse l’Italia intera, ha visto una partecipazione imponente e sempre più sentita da parte della cittadinanza. Associazioni civiche, scuole, giovani e meno giovani hanno sfilato insieme, dimostrando che il ricordo di Borsellino e della sua lotta per la giustizia è più vivo che mai.
La manifestazione, iniziata nella tarda mattinata, ha visto migliaia di persone unirsi in un lungo corteo che ha attraversato Palermo. Al centro della marcia, le associazioni che ogni anno si fanno promotrici dell’evento, come Libera, Agende Rosse e Addiopizzo, Rete 100 passi che lavorano quotidianamente per sensibilizzare la popolazione sui temi della legalità e della lotta alla mafia. Il corteo è stato un vero e proprio momento di condivisione e riflessione, in cui le persone hanno sfilato silenziosamente, con striscioni e bandiere, spesso accompagnati dal suono delle note di resistenza civile.
Tra i partecipanti, un numero sempre crescente di giovani e studenti, coinvolti dalle scuole e dai progetti educativi legati alla memoria di Borsellino e di tutte le vittime di mafia. Il loro entusiasmo e la loro presenza sono stati un segno tangibile di come il messaggio del giudice, che aveva posto la giustizia e il coraggio al centro del suo lavoro, continui a ispirare le nuove generazioni.
Il cuore della manifestazione è stato, come sempre, via D’Amelio, la strada dove Paolo Borsellino fu ucciso insieme ai cinque agenti della sua scorta: Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli, Walter Eddie Cosina e Claudio Traina. Qui, davanti all’albero della memoria che sorge accanto al luogo dell’esplosione, si sono radunate le persone per un momento di raccoglimento profondo.
Le testimonianze dei familiari delle vittime, dei rappresentanti delle istituzioni e delle associazioni hanno ricordato l’importanza di non dimenticare quel tragico 19 luglio. Ogni anno, questo luogo si riempie di fiori, candele, fotografie e messaggi lasciati dai cittadini, segno di un legame che continua a mantenere viva la memoria del sacrificio di Borsellino e degli uomini e donne che persero la vita per proteggere i valori di legalità e giustizia.
Una delle novità più significative della manifestazione del 2023 è stata la massiccia partecipazione delle scuole, che hanno portato centinaia di studenti a prendere parte all’evento. In un contesto in cui la memoria è fondamentale per educare alla legalità, il coinvolgimento degli studenti è stato al centro dell’iniziativa. Numerosi ragazzi hanno preso la parola durante il corteo, leggendo messaggi di speranza e impegnandosi a non lasciare che l’oblio avvolga le figure come Borsellino.
Le scuole sono ormai partner fondamentali nella trasmissione di questi valori, e il corteo ha rappresentato anche un momento di riflessione condivisa su come proseguire la battaglia iniziata da Borsellino e dal suo collega Giovanni Falcone. I laboratori, le letture e i progetti educativi organizzati nelle scuole hanno avuto come filo conduttore la consapevolezza che la mafia può essere combattuta solo attraverso la cultura e l’impegno collettivo.
Ciò che emerge con forza dalla manifestazione di quest’anno è l’evidente crescita di partecipazione popolare. Palermo e i suoi cittadini continuano a rispondere con forza, dimostrando che il sacrificio di Borsellino e di Falcone non è stato vano. In un’epoca in cui la mafia continua a rappresentare una piaga sociale, l’unione tra istituzioni, associazioni e cittadini appare come l’unica via per vincere questa battaglia.
I rappresentanti delle istituzioni presenti, tra cui magistrati, forze dell’ordine e amministratori locali, hanno ribadito l’importanza della memoria, sottolineando che il lavoro di Borsellino deve continuare, e che l’impegno contro la mafia non si ferma con le commemorazioni, ma deve proseguire quotidianamente.
La manifestazione del 19 luglio 2023 è stata non solo un momento di memoria, ma anche una dichiarazione collettiva contro l’omertà. L’impegno per la legalità e la giustizia, valori incarnati da Paolo Borsellino, è oggi una responsabilità condivisa da tutta la società civile. Il corteo e la manifestazione di quest’anno hanno dato un segnale forte, ribadendo che la mafia può essere sconfitta attraverso l’impegno costante di tutti.
Palermo, con il suo popolo, ha dimostrato ancora una volta di voler essere una città che non si piega, che non dimentica e che lotta per un futuro libero dalla criminalità organizzata.
Il nostro servizio: https://youtu.be/_4U88TiKrYM