Padre Dall’Oglio, il gesuita potrebbe essere morto a luglio
Un testimone afferma che il gesuita italiano è stato ucciso poche ore dopo la sua cattura, ma al momento non vi è certezza sull’attendibilità della fonte
Abu Ibrahim al-Raqqawi, disertore dello stato islamico dell’Iraq e del Levante (Isis) , citato dall’Ong Lega siriana per i diritti dell’uomo ha rivelato che padre Dall’Oglio sarebbe stato giustiziato a sole due ore dal suo sequestro il 29 Luglio 2013. Al-Raqqawi ha spiegato di aver preferito restare in silenzio tutto questo tempo per paura di possibili ripercussioni nei suoi confronti prima di fornire una dettagliata descrizione dei presunti fatti avvenuti lo scorso luglio. Il testimone ha raccontato che dopo una manifestazione avvenuta davanti la chiesa dei Martiri a Raqqa, città situata nella Siria settentrionale, Dall’Oglio decise di tentare uno scambio verbale con i capi dello stato islamico; recatosi quindi nella sede della provincia è stato per due giorni consecutivi respinto e invitato a non tornare. Il terzo giorno, precisamente il 29 luglio dello scorso anno, il comandante saudita Kassab al-Jazrawi, infastidito dalla sua pressante insistenza, decise di catturarlo e incarcerarlo. Dall’Oglio trascorse due ore nel carcere della provincia subendo denigrazioni e accuse di infedeltà, per poi essere trasportato alla diga di al-Mansoura dove sarebbe stato freddato con 14 colpi di pistola dallo stesso al-Jazrawi. La ricostruzione dei fatti fornita dal disertore qaedista non può al momento essere verificata, in quanto non sono state diffuse immagini ed inoltre non si fa cenno su cosa sia stato fatto del corpo del gesuita. Già lo scorso 14 agosto era stata diffusa la notizia della possibile morte di Dall’Oglio dall’osservatorio siriano per i diritti umani, poi prontamente smentita nei giorni successivi da altri attivisti. Le notizie più recenti sulle sorti del gesuita risalivano allo scorso 2 Maggio, quando il segretario di Stato vaticano, Pietro Parolin, dichiarò che le notizie in loro possesso lo davano ancora vivo.