Outlook dell’Eurozona, il Pil cresce dello 0,3%
Dopo ben sei trimestri consecutivi di flessione, il Pil nell’area dell’euro è cresciuto dello 0,3% in T2.
Oltre alla crescita dello 0,3% del Prodotto interno lordo dell’Eurozona, la previsione dell’Outlook è quella di una progressiva ripresa del Pil, rispettivamente nella misura dello: 0,1% in T3, 0,3% in T4 e 0,4% in T1 2014. E’ questo il primo dato relativo al Pil dei paesi dell’Eurozona, che emerge dall’ultima pubblicazione dell’Ifo, dell’Insee e dell’Istat. I tre principali Istituti congiunturali europei individuano nel rinnovato dinamismo della domanda mondiale e nel graduale allentamento delle restrizioni fiscali i principali motori dello sviluppo.
La crescita, tuttavia, rimarrebbe molto contenuta per diversi motivi. In particolare, essa risulta condizionata dal processo di consolidamento fiscale e dalle riforme strutturali che continueranno ad avere effetti sulla domanda interna di molti dei Paesi membri. Accanto a ciò occorre aggiungere l’incidenza di alcuni fattori che non agevolano la ripresa, tra i quali: le sfavorevoli condizioni del mercato del lavoro che graveranno sul reddito delle famiglie determinando una dinamica moderata per i consumi privati. Inoltre, si prevede che ” anche gli investimenti privati crescano nei prossimi trimestri in maniera contenuta principalmente per rinnovare lo stock di capitale e per soddisfare gli ordinativi esteri”.
Secondo i tre principali Istituti europei, sotto l’ipotesi che il prezzo del petrolio si stabilizzi al livello di 111 dollari al barile e che il tasso di cambio dollaro/euro fluttui attorno a 1,35, si prevede che l’inflazione resti ben al di sotto del target del 2%, in particolare dell’1,5% in T4 e dell’1,4% in T1 2014. Tra l’altro, i principali rischi al ribasso associati a questo scenario sono “l’eventuale riacutizzarsi della crisi del debito sovrano e un rallentamento della domanda delle economie emergenti”.