Oklahoma: mancano i farmaci e slittano le esecuzioni
Le case farmaceutiche si rifiutano di fornire le carceri americane
Una corte d’appello dell’Oklahoma è stata costretta a rinviare l’esecuzione di due condanne a morte previste per i prossimi giorni. Il motivo è la mancanza dei farmaci utilizzati per preparare il cocktail letale utilizzato per le iniezioni. I condannati Clayton Lockett e Charles Warner, rimarranno quindi nel braccio della morte in attesa dell’esecuzione. I due uomini entrambi riconosciuti colpevoli di omicidio, saranno giustiziati probabilmente tra un mese.
Quanto verificatosi in Oklahoma non è però un caso isolato. Da qualche tempo gli Stati Uniti e gli altri Paesi che ancora praticano la pena capitale hanno serie difficoltà a reperire tali farmaci a causa del blocco delle vendite da parte delle case farmaceutiche. Negli ultimi anni le principali società farmaceutiche europee, americane e asiatiche per ragioni etiche si sono rifiutate di vendere i propri prodotti utilizzati a tal fine. Inoltre la Commissione Europea ha imposto forti limiti alle esportazioni di anestetici negli Stati Uniti. I farmaci utilizzati per le iniezioni letali, secondo l’attuale protocollo sono il pentobabital che fa perdere coscienza, il bromuro di vecuronio per bloccare la respirazione e il cloruro di potassio che causa un arresto cardiaco il cuore. L’Oklahoma, sarebbe attualmente sprovvisto dei primi due. Oltre alle iniezioni letali in Oklahoma sono ancora autorizzate le esecuzioni con la sedia elettrica e la fucilazione ma come spiega Jerry Massie – portavoce del Dipartimento delle carceri – per servirsi di questi metodi, deve essere assolutamente escluso l’utilizzo dell’iniezione letale.