Lucia Annibali nominata Cavaliere
Il Presidente Napolitano le ha conferito l’Onorificenza per premiare il coraggio dimostrato in seguito all’aggressione che l’ha sfigurata
«Il comportamento di Lucia Annibali costituisce un fermo invito a reagire e a guardare al futuro rivolto a tutte le donne vittime della violenza maschile». La note del Quirinale che accompagna il conferimento dell’ Onorificenza di Caveliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana a Lucia Annibali, sintetizza bene la volontà di fare coraggio a tutte le donne che sono vittime di violenza. L’avvocatessa di Pesaro è diventata, suo malgrado, un esempio di lotta al femminicidio e il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano l’ha voluta premiare «per il coraggio, la determinazione, la dignità con cui ha reagito alle gravi conseguenze fisiche dell’ignobile aggressione subita». L’aggressione a cui si riferisce Napolitano è quella attuata da due uomini assoldati dal suo ex fidanzato che l’hanno sfigurata versandole sul viso 400 centilitri di acido solforico al 66%.
Un gesto che ha intaccato l’aspetto di Lucia ma non la sua forza. Il 9 dicembre sarà in aula per guardare negli occhi Rubin Ta, l’albanese di 31 anni accusato di averla lanciato l’acido che ha colpito il volto e la mano destra di Lucia. Gli occhi dell’uomo sono l’ultima cosa che ricorda di quel 9 aprile, il giorno in cui l’uomo l’aspettava dietro la porta di casa: «L’ultima immagine, prima che l’acido mi togliesse per lunghi giorni ogni luce e colore, è quella di un volto coperto da un passamontagna nero. Ricordo due occhi che mi guardano. Poi mi è arrivato il fuoco in faccia».
Lucia racconta delle sedute di fisioterapia e dei continui interventi ai quali si sottopone, tutto finalizzato alla riconquista di una normalità che le hanno tolto senza alcun diritto: «Non voglio compatirmi, né fare la vittima. Ma ciò che mi è stato fatto è obiettivamente atroce e non voglio che succeda più né a me né ad altre donne».