Niscemi, innalzata la prima delle tre parabola dell’impianto Muos
«Se la prima parabola verrà issata faremo qualcosa», avevano promesso i comitati e i movimenti No Muos, che si preparano per le successive manifestazioni di protesta
E’ stata messa in posizione la prima parabola del sistema satellitare della US Navy in contrada Ulmo. Si tratta della prima megaparabola dell’impianto MUOS (Mobyl User Objective System), il sistema satellitare di comunicazione che i Marines USA stanno istallando in contrada Ulmo per la conduzione digitale delle guerre planetarie in cui la Sicilia avrà il ruolo di avamposto militare nel Mediterraneo, mare non più di pace.
Il sospetto degli attivisti No Muos si è trasformato in realtà.«Se la prima parabola verrà issata faremo qualcosa», avevano promesso i comitati e i movimenti No Muos, che adesso dovranno decidere come agire. “Non c’è futuro per le nuove generazioni, già condannate a pagare con l’emigrazione questa scelta che nega lo sviluppo economico del turismo, unica grande risorsa della nostra regione” afferma Piera, mamma No MUOS di Niscemi. E sono proprio le mamma e i tanti giovani arrivati trafilati dai paesi vicini a restare esterrefatti ma non scoraggiati per la novità. “Siamo dispiaciuti ma non rassegnati: la lotta contro MUOS e le antenne già attive durerà nel tempo e sarà sempre più popolare e condivisa dalla gente”. Sono ottimisti i movimenti, che nel frattempo stanno organizzando le prossime giornate di mobilitazione: 22 febbraio, sabato, manifestazione a Caltanissetta, davanti Prefettura e Questura, per protestare contro la repressione, primo marzo grande manifestazione NO MUOS in contrada Ulmo.
Da ieri la sughereta di Niscemi è sotto presidio delle forze dell’ordine, decine di camionette antisommossa hanno consentito l’ingresso nel sito al secondo braccio della gru. Una militarizzazione simile a quella di un anno fa, quando fece ingresso nella base la prima parte dell’impianto di sollevamento.