New York, bimbo di sei anni ucciso in ascensore
L’assassino, che ha fatto perdere le proprie tracce, è sospettato di un altro omicidio avvenuto due giorni fa, a soli due isolati di distanza dal luogo in cui è stato ucciso il bambino
Il piccolo Prince Joshua Avitto e la sua amica Mikayla Capers, erano andati a prendere un gelato a Brooklyn nel loro quartiere, ma nell’ascensore del loro palazzo hanno trovato un’uomo che li ha accoltellati. L’uomo non ancora identificato, ha ucciso il Prince Joshua, 6 anni, colpendolo ripetutamente al petto e ferito gravemente Mikayla, 7 anni con alcune pugnalate. Il bambino è morto immediatamente mentre Mikayla è riuscita a fuggire dall’ascensore del complesso di Boulevard Houses in Schenck Avenue dove vivono le famiglie dei due bambini. Mikayla è stata operata d’urgenza al New York-Presbyterian Hospital Columbia ma ha parlato con la polizia, descrivendo l’uomo che ha ucciso davanti a lei il suo amico. Prince Joshua era cugino di Taj Gibson, ala-centro dei Chicago Bulls che su Instagram ha pubblicato una foto del bambino scrivendo: «Hanno ucciso il mio piccolo superman, tra due settimane avrebbe compiuto 7 anni. Piangerò per sempre, questa non può essere la vita»
La polizia intanto sospetta che l’assassino di Prince Joshua possa essere lo stesso che due giorni fa a qualche isolato da Schenk Avenue ha ucciso una ragazza di 18 anni. La ragazza, studentessa di una scuole per infermiere è stata uccisa con delle pugnalate inferte con un coltello che sembra essere identico a quello ritrovato sulla scena del delitto del piccolo Prince Joshua. «I coltelli usati sono simili, da cucina, con la lama lunga e il manico di plastica» ha detto il portavoce del Nypd Stephen Davies, sui coltelli non sono state ritrovate impronte ma sono in corso i test del Dna. Davies ha aggiunto che ci sarebbe un video registrato dalle telecamera di sorveglianza che «mostra una persona mentre si allontana dal luogo» dove è stata uccisa la ragazza e che corrisponde «alle descrizioni che abbiamo per il secondo attacco». «Abbiamo rafforzato la presenza di agenti nelle zone dove camminano i bambini e di fronte alle scuole, e continueremo a farlo. Lo prenderemo, e anche presto» ha dichiarato Bill Bratton, capo della polizia di New York, invitando i genitori a controllare i propri figli e consigliando loro «di avere la massima cautela».
Una donna che vive nel complesso di palazzi dove è avvenuto l’omicidio, afferma di aver visto l’aggressore andare aggirarsi tra i palazzi sia venerdì che domenica. «Indossava una felpa con il cappuccio grigia, un afroamericano sui 30 anni, massiccio e alto, con l’aspetto un po’ da folle – ha detto la donna – gli ho chiesto, chi sei? Cosa ci fai qui? Ma è andato via». Nel complesso delle Boulevard Houses purtroppo non ci sono telecamere di sorveglianza ma dopo questi avvenimenti e le proteste da parte degli abitanti delle case popolari la Housing Authority della città di New York ha prontamente assicurato che verranno installate anche nel complesso.