‘Ndrangheta, sequestro da 200 milioni
Sequestrato un intero complesso turistico in provincia di Reggio Calabria, è stato costruito dalla ‘ndrangheta
Le Fiamme Gialle hanno sequestrato a Brancaleone, in provincia di Reggio Calabria, il complesso turistico “Gioiello del mare” del valore di circa 200 milioni di euro, alla cui costruzione sarebbero state interessate le ‘ndrine degli Aquino e dei Morabito. Il sequestro è stato eseguito dal Comando provinciale di Reggio Calabria e dallo Scico di Roma della Guardia di Finanza, su ordine del gip del Tribunale reggino su richiesta della Dda.
Il blitz di oggi, stralcio dell’operazione “Metropolis” del marzo 2013, ha visto cinque persone, tra imprenditori e pubblici funzionari, denunciate in stato di libertà con l’accusa di abuso d’ufficio e falso ideologico aggravati dalla finalità di agevolare l’attività della ‘ndrangheta. Tra questi vi è Carmelo Borrello, dirigente dell’ufficio tecnico del Comune di Brancaleone, responsabile del procedimento che ha permesso la costruzione del complesso. Nell’inchiesta odierna sono finiti anche Antonio Cuppari e Domenico Vitale, due imprenditori già arrestati lo scorso anno per la loro vicinanza alla criminalità organizzata.
Nello specifico il sequestro è motivato dal fatto che le villette sono state costruite su un terreno agricolo il cui cambio di destinazione d’uso è stato fatto illegalmente, motivo per il quale, oltre ai reati sopra citati, agli indagati è contestata la violazione di diverse norme urbanistiche e per la salvaguardia del paesaggio.