Nasce Mafialeaks: il sito per segnalare i clan
Una WikiLeaks che permette di denunciare la criminalità organizzata in forma anonima. Il materiale arriverà a forze dell’ordine, giornalisti e associazioni antimafia
È online da poco più di 24 ore “Mafialeaks.org”: il sito nato da un gruppo di anonimi volontari italiani che ha come obiettivo quello di collegare giornalisti, forze dell’ordine e associazioni che lottano contro le mafie. Il modello si ispira al più famoso Wikileaks, ma colpendo nello specifico il mondo della criminalità organizzata. Raggiungibile da chiunque, sarà possibile fare delle segnalazioni anonime a una delle testate o reporter che si sono prestati a fare da “riceventi”, oppure, più avanti, alla Divisione investigativa antimafia (Dia), o a una delle associazioni antiracket che hanno aderito. Tra i media che hanno finora partecipato, compare Telejato, l’emittente televisiva di Partinico il cui direttore, Pino Maniaci, racconta da anni la mafia con le sue inchieste. Grazie all’uso di Globaleaks, la piattaforma open source per il whistleblowing (sviluppata dal Centro per la Trasparenza e i Diritti Umani Digitali Hermes di Milano), tutte le segnalazioni resteranno anonime.
Il sito, partendo dal basso, si propone di dare una grossa mano nella lotta al crimine, garantendo pieno anonimato alle vittime di organizzazioni mafiose, ai pentiti e ai semplici cittadini a conoscenza di qualche dettaglio utile alle indagini, che potranno d’ora in poi inviare le proprie segnalazioni in maniera assolutamente sicura a forze dell’ordine, giornalisti e associazioni antimafia. La speranza dei suoi sviluppatori è quello di rompere il muro dell’omertà grazie all’uso sapiente della tecnologia. «Questa è MafiaLeaks – si legge sul sito – e il suo scopo è quello di raccogliere informazioni riguardanti le attività mafiose direttamente dall’interno delle stesse. Attraverso la nostra piattaforma potrai denunciare qualsiasi attività di tipo mafioso e puoi stare certo che la tua voce resterà anonima perché neanche noi sappiamo chi sei».
L’anonimato delle fonti è garantito dal sistema tradizionalmente usato da attivisti e cittadini di nazioni non democratiche per inviare le proprie segnalazioni all’esterno. Si tratta del browser Tor, che il visitatore è invitato a scaricare per poter navigare all’interno del sito in totale anonimato. In seguito, l’utente potrà persino scegliere il destinatario della propria segnalazione tra le “persone fidate”. Una volta completato anche questo passaggio, si potranno inviare immagini, file audio e video e documenti in vario formato. L’informatore ha la possibilità di modificare la sua segnalazione per venti giorni, al termine dei quali il documento verrà distrutto.