Nasce a Palermo l’Osservatorio dei Diritti Umani
Una realtà viva e attiva, promossa dalla onlus “Life and Life” con il sostegno della LUNID di Roma
Da oggi anche la città di Palermo ha un Osservatorio dei Diritti Umani. È nato nella sede dell’Istituto “Santa Lucia” di via Principe di Belmonte, in occasione del convegno tenutosi lunedì 30 dicembre, dal titolo “Diritti umani nella società globale e multiculturale”, ai cui lavori, moderati da Angela Ippolito, dott.ssa in Antropologia Culturale ed Etnologia, hanno partecipato: la prof.ssa Gioia Di Cristofaro Longo, ordinaria di Antropologia Culturale presso la Facoltà di Sociologia dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”, ma anche fondatrice della LUNID, la Libera Università dei Diritti Umani; Antonio Giannettino, commissario straordinario dell’Opera Pia “Santa Lucia”; il magistrato Carmelo Carrara; Rajendra Bitrayya, mediatore culturale socio-sanitario e consigliere per la Presidenza della “Consulta delle Culture”, nonché presidente dell’associazione “Multicultura”; Arif Hossain e Valentina Cicirello, presidente e vice presidente di “Life and Life”; Elettra Maria Oddo, giovane autrice del libro “Persi un Battito”.
L’Osservatorio si prefigge l’obiettivo di diventare il punto di incontro e di raccordo tra tutte quelle realtà che, a vario titolo, si occupano dei diritti umani. In particolare, per contribuire alla promozione e protezione dei diritti umani, l’Osservatorio opererà su più tavoli tecnici che elaboreranno e produrranno analisi e dati a 360 gradi. A dare vita a questo importante strumento è la onlus “Life and Life”, associazione che ormai da tempo – nella sede della Opera Pia – porta avanti l’Help family: sportello che si rivolge alla popolazione immigrata e non solo, rispondendo ai tanti e vari bisogni del nostro territorio. Da maggio a novembre dello scorso anno, per esempio, gli operatori dell’associazione si sono occupati di: domande di invalidità (2); orientamento lavorativo e professionale (6); protezione internazionale e relativa ricerca di alloggio (7); permessi di soggiorno (14); orientamento e consulenza psicologica (12); sostegno a persone diversamente abili (15); sostegno materiale a nuclei familiari in difficoltà (25); aiuto a famiglie per l’acquisto di testi scolastici (4). Sono davvero numerose sono le esigenze della popolazione immigrata presente a Palermo, tanto che tali dati potrebbero apparire irrisori ma, se devono essere letti in un’ottica più generale. Anche tenendo conto del fatto che l’Help family si trova nel quartiere Libertà, solitamente poco frequentato dalle comunità di stranieri, i cui movimenti sono più facili e fluidi nel centro storico cittadino.
«Papa Francesco dice che la globalizzazione dell’indifferenza ci ha tolto il pianto. Noi vogliamo gridare no a questo – afferma la vicepresidente, della “Life and Life”, Valentina Cicirello – perché non possiamo più restare inermi dinanzi alle tragedie a cui assistiamo ogni giorno. Ma neanche a tematiche così importanti quali la multiculturalità e l’intercultura. Il convegno non ha voluto ribadire solo l’importanza dei diritti fondamentali dell’uomo, sempre più spesso calpestati, ma ha puntato alla creazione di questo tavolo tecnico che, attraverso l’Osservatorio, collegherà diversi attori sociali, tra cui il nostro Ateneo e la LUMID di Roma. Abbiamo veramente gettato le basi per un progetto molto più ambizioso». L’associazione, infatti, nasce come Onlus ma intende diventare una Ong per occuparsi più concretamente di cooperazione internazionale. «Momenti e occasioni come questa – aggiunge il presidente Arif Hossain – sono veramente preziose, in quanto consentono di guardarci in faccia e capire verso dove stiamo andando. Il messaggio che vogliamo lanciare è quello della piena solidarietà, puntando a sensibilizzare la gente alla consapevolezza rispetto a temi del genere». Fondamentale, quindi, mantenere costanti le sinergie createsi durante il convegno, senza le quali è difficile poter pensare di andare avanti con un tale ambizioso progetto. «È quello di cui la città ha bisogno. Non a caso ci siamo resi disponibili a ospitare il convegno – spiega Antonio Giannettino, commissario straordinario dell’Opera Pia “Santa Lucia” – come anche l’Osservatorio dove, ognuno con la propria competenza, darà il suo contributo. Le Ipab sono strutture nate tanti anni fa come spazi sociali, di cui la città di Palermo è molto ricca, e dovrebbero garantire opportunità sociali e di incontro a 360 gradi. La nostra offre stabilmente un consultorio familiare per la popolazione, specialmente quella immigrata, considerando sempre che siamo a pochi passi dal Borgo Vecchio e dall’Albergheria. Momenti di questo genere sono importanti come collante per il territorio».
L’Osservatorio, come già detto, opererà in via Principe di Belmonte, e sarà anche collegato alla LUNID, l’unica Università dei Diritti Umani che ha sede a Roma, fondata da un’antropologa della Sapienza come la professoressa Gioia Di Cristofaro Longo. «Troppo spesso i diritti sono negati – sottolinea la stessa Di Cristofaro Longo – ma anche poco sconosciuti. Un punto dolente perché, quando sono violati, non sappiamo neanche quali sono. Un gap di conoscenza molto grave. Dobbiamo, quindi, fare i conti con una realtà nella quale non abbiamo capacità di conoscenza e di riconoscimento. È veramente importante che oggi ci troviamo a discutere insieme per individuare nella teoria e nei fatti, quindi nella pratica, quali sono i valori che la comunità mondiale ha elaborato. Questo, tenendo presente che l’aspirazione ai diritti umani è molto antica. È, infatti, del sesto secolo avanti Cristo la prima Carta, quella di Ciro il Grande».
I diritti umani, per poter essere concretamente rispettati e pienamente applicati, chiedono la collaborazione da parte di tutti. «In primo luogo il diritto al lavoro ma anche all’istruzione, peraltro universali e riconosciuti dalla nostra Costituzione – dichiara il magistrato, Carmelo Carrara –, ma anche fondanti per la piena integrazione nel Paese di accoglienza. Questo affinché si sprigioni sempre più quel diritto di cittadinanza, di appartenenza e fratellanza che deve immancabilmente accompagnare gli uomini della nostra terra».
All’Osservatorio dei Diritti Umani hanno sino a oggi aderito le associazioni Liberisempre, La Freccia di Abaris, Giovani Tamil, Zonta club Pa Ziz, Multicultura, 3 Febbraio, La Danza delle Ombre, Generando e Human Rights Youth Organization. È ovviamente aperto e attende che si alimenti e cresca attraverso la massima partecipazione e collaborazione del territorio.