Messina: chiesto l’arresto per il deputato Pd Genovese
Agli arresti tre collaboratori. Si tratta della prima richiesta di arresto per un deputato in questa legislatura
Problemi per il Pd per l’inchiesta «Corsi d’oro». Il gip di Messina ha firmato una richiesta d’arresto nei confronti del deputato nazionale democratico Francantonio Genovese. L’atto, per ora sospeso, è già stato notificato alla Camera che dovrà far partire l’iter per l’autorizzazione a procedere.
L’ex sindaco di Messina, e segretario regionale siciliano dem, è coinvolto nell’inchiesta per un presunto giro di truffe legate ai corsi di formazione professionale. Il provvedimento del gip ipotizza il reato di associazione per delinquere, riciclaggio, peculato e truffa dispone gli arresti in carcere.
Mentre per il parlamentare si attende l’autorizzazione a procedere, tre suoi collaboratori, Salvatore La Macchia, Domenico Fazio e Roberto Giunta, e il commercialista Stefano Galletti, sono stati arrestati stamattina da agenti della Squadra mobile di Messina e dalla Guardia di finanza. Assieme a Genovese sono accusati di una serie di reati che comprende l’associazione per delinquere finalizzata alla frode sui corsi di formazione professionale, il peculato e la frode fiscale. Si tratta della prima richiesta di arresto per un deputato in questa legislatura. Genovese è al suo secondo mandato alla Camera.
Le indagini avrebbero accertato che i soggetti indagati, attraverso gli Enti di formazione e società appositamente create – grazie a prezzi gonfiati per l’acquisto di beni e servizi o, addirittura, a prestazioni totalmente simulate – avrebbero sottratto a loro vantaggio i fondi assegnati per lo svolgimento dei corsi di formazione. Secondo l’accusa sarebbero state sottratte 6 milioni di euro di risorse pubbliche. La gran parte degli indagati sono risultati tra loro legati da vincoli di parentela e di assoluta fiducia. Già la scorsa estate, chiudendo la prima tranche dell’inchiesta, la Procura di Messina aveva arrestato la moglie e la cognata.