Massoneria e chiesa, due fedi inconciliabili
Presentato a Palermo il libro del teologo Di Fiore :“Le divergenze non devono essere d’ostacolo nel raggiungimento degli obiettivi comuni”
Considerare la Massoneria non più come un’associazione filantropica ma come un movimento religioso. Questo nuovo modo di vedere ha portato il teologo Tullio Di Fiore a scrivere “Massoneria e chiesa cattolica”, edito da Flaccovio e presentato ieri nella facoltà di giurisprudenza a Palermo nell’ambito della manifestazione “Le vie dei tesori”. Un libro nato sopratutto dalle esperienze personali dell’autore, membro nazionale e presidente siciliano del GRIS, gruppo di ricerca ed informazione socio-religiosa che si occupa dello studio delle sette e dei movimenti religiosi per conto della CEI. Ruolo che gli ha permesso di entrare in stretto contatto con vari esponenti della Massoneria siciliana e nazionale, permettendogli di scoprire che i riti e gli scopi che si prefiggono i Grandi Orienti non sono molto distanti da quelli di una religione.
Allora com’è possibile che esistano membri della massoneria che si dichiarino cristiani? “Il tutto nasce da un malinteso nel 1917 – dichiara il professore Fra Marcello Di Tora, autore della prefazione del libro – quando la riforma del codice di diritto canonico abolì la scomunica per chi aderiva alla massoneria” Dando così l’idea che si potesse appartenere ad entrambe le fedi. “Fu il Papa emerito Joseph Ratzinger a mettere chiarezza nel 1983 quando era Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede dicendo che nulla era cambiato e per i cattolici massoni è vietato accedere all’ Eucarestia – specifica Di Fiore – Anche la Conferenza Episcopale Tedesca ha sentenziato negli anni ’80 l’incompatibilità tra Chiesa e Massoneria”. Differenze sostanziali che l’autore mette bene in evidenza nel libro, ma che nonostante le divergenze siano inconciliabili Di Fiore apre “ ad un dialogo con quei massoni che hanno l’onestà intellettuale ed il lume della ragione per perseguire obiettivi comuni come la carità e la realizzazione delle opere pie. Nel Terzo Mondo operano organizzazioni umanitarie in qualche modo legate con la massoneria ma non ci trovo nulla di male”.