Marte era un pianeta vivibile, ultime scoperte NASA
L’esame di un campione di roccia raccolto dalla sonda Curiosity mostra che sul pianeta c’erano le condizioni favorevoli all’esistenza della vita
di Alessandro Salvia
”Una questione fondamentale per questa missione è se Marte ha mai avuto un ambiente abitabile. Da quello che sappiamo ora, la risposta è sì”. E’ ciò che afferma Michael Mayer della NASA, leader del programma di esplorazione di Marte. Il rover Curiosity ha abbandonato la superficie terrestre il 26 novembre 2011 ed è atterrato sul quella marziana il 6 agosto 2012. Da allora lavora incessantemente per studiare il pianeta rosso prelevando campioni, esaminandoli e trasmettendo i dati sulla terra. L’ ultima delle sue scoperte, forse la più esaltante, riguarda le condizioni del pianeta in tempi remoti. L’esame di un campione di roccia prelevato nella zona denominata “Yellowknife Bay”, più precisamente nel letto di un torrente nel cratere “Gale”, ha evidenziato la presenza di zolfo, azoto, idrogeno, ossigeno, fosforo e carbonio, alcuni degli ingredienti chimici fondamentali per la vita. Secondo i dati del rover, la zona esaminata è stata in passato il letto di un antico sistema fluviale, un ambiente che avrebbe potuto fornire le condizioni ideali per la proliferazione di microrganismi. Ora che è stata accertato che il pianeta rosso avrebbe potuto ospitare la vita, il prossimo passo sarà cercare dei composti organici.