Marò nuovo rinvio : l’udienza fissata per il 24 Febbraio
L’Italia richiama l’ambasciatore Mancini e convoca quello indiano
La vicenda di Salvatore Latorre e Massimiliano Girone sembra non avere fine. La Suprema Corte indiana ha rinviato nuovamente la discussione dell’udienza che dovrebbe decidere le sorti dei due militari italiani trattenuti in India da ormai due anni. La scorsa settimana, l’accusa aveva escluso la pena di morte confermando però la richiesta di applicazione della Sua Act con una possibile condanna per Latorre e Girone alla pena di 10 anni di reclusione. Questa decisione ha sollevato le preoccupazioni della comunità internazionale. Unione Europea, Nato e Onu infatti hanno mostrato forti preoccupazioni in merito al fatto che i due italiani potessero essere processati in base alla legge anti- terrorismo. Secondo indiscrezioni della stampa indiana, il governo di New Delhi a causa delle pressioni internazionali potrebbe rinunciare alla Sua Act in favore dell’applicazione del codice penale indiano.
Ieri in aula il procuratore generale G. E. Vahanvati ha ribadito che il governo è diviso e che al suo interno è in corso un dibattito, pertanto è necessario altro tempo per decidere. Lo scontro in merito all’applicazione o meno della legge anti pirateria riguarderebbe infatti il Ministero dell’Interno quello della Giustizia e quello della Difesa.
La dura reazione del Ministro degli esteri Emma Bonino non si è fatta attendere : «A fronte dell’ulteriore, inaccettabile rinvio deliberato dalla Corte Suprema indiana dell’esame del caso dei Fucilieri di Marina Latorre e Girone e della manifesta incapacità indiana di gestire la vicenda- ha dichiarato il Ministro – l’Italia proseguirà e intensificherà il suo impegno per il riconoscimento dei propri diritti di Stato sovrano in conformità con il diritto internazionale. L’obiettivo principale dell’Italia resta quello di ottenere il rientro quanto più tempestivo in Patria dei due Fucilieri».
Intanto ieri mattina mentre Michele Valensise, segretario generale del Ministero degli Esteri ha convocato l’ambasciatore indiano Basant Kumar Gupta per esprimere la profonda delusione del governo italiano in merito alla gestione della vicenda, la Farnesina ha disposto il richiamo immediato di Daniele Mancini ambasciatore a New Delhi.
Profondamente deluso e indignato anche il Ministro della Difesa Mario Mauro che dichiara : «la misura è colma ed ancora più grande è lo sdegno che investe tutta la nazione e che non può non propagarsi all’intera comunità internazionale. Su questo caso non c’è giustizia: siamo di fronte ad un comportamento ambiguo ed inaffidabile delle autorità indiane». Gli fa eco Staffan Demistura secondo cui questo ennesimo rinvio è un segno della difficoltà del governo indiano, aggiungendo che in caso di un ulteriore rinvio, l’Italia dovrà rispondere con un ultimatum.
Reazioni di sdegno arrivano anche da parte dell’Unione Europea che si dice delusa nel constatare che nonostante siano trascorsi due anni, ancora non si sia giunti ad una soluzione del caso. La UE inoltre attraverso le dichiarazioni della sua portavoce Catherine Ashton, ribadisce che l’applicazione della legge antiterrorismo sarebbe del tutto inappropriata.
La prossima udienza è fissata per lunedì 24 febbraio, sperando che per quella data il governo indiano sia in grado di dare la risposta che Latorre e Girone aspettano da ben due anni.