Malta dalla parte dei migranti
L’isola del Mediterraneo propone di tagliare gli aiuti UE ai paesi africani che non accolgono gli immigrati rimpatriati
La scorsa notte il Primo Ministro maltese Joseph Muscat ha annunciato la presa di posizione dell’isola di Malta nei confronti dell’impegno comunitario riguardante l’immigrazione. Muscat ha dichiarato l’intenzione di proporre, al prossimo vertice UE, la sospensione degli aiuti UE umanitari e allo sviluppo per i paesi africani liberi da conflitti che rifiutano di accogliere gli immigrati rimpatriati.
Non è la prima volta che Malta si pronuncia riguardo questo tema: in occasione dei lavori preparatori per la creazione della task force del Mediterraneo, annunciata nell’ultimo vertice del Consiglio Europeo, Muscat ha criticato l’operato dell’Agenzia Frontex, che non ha provveduto al suo mandato riguardo il rimpatrio aereo dei migranti.
A questo proposito Malta interviene a ragion veduta, in quanto l’arrivo sulle sue coste dei migranti “senza meta” è un fenomeno che il governo tenta di arginare da anni. Proprio per la consapevolezza del problema l’Ambasciatrice maltese in Europa Marlene Bonnici ha proposto di creare un comitato UE-Africa per l’immigrazione illegale, iniziativa appoggiata dalla gran parte dei paesi membri.
La presa di posizione dell’isola, ultimo confine dell’Europa nel Mediterraneo, può essere interpretata come un concreto segno dell’intenzione dei paesi membri di occuparsi del tema immigrazione. Tuttavia la vicenda non è esente da critiche, infatti si teme che le pressioni diplomatiche ai paesi africani possano suscitare un irrigidimento dei rapporti con l’Africa, in quanto risulta controverso che l’Europa sproni il paese ad accogliere migranti che essa stessa ha rigettato.